Roma, 30 settembre 2022
«E’ vergognoso sfruttare il dramma dell’aborto e i rischi per la salute delle donne per accaparrarsi consensi politici, come ha fatto Stefano Bonaccini, annunciando la distribuzione della RU486 nei consultori dell’Emilia-Romagna. Bonaccini dice di voler “discutere di questioni che riguardano i cittadini, i loro diritti, le loro preoccupazioni”, ma non c’è nulla di più pericoloso per i diritti delle donne che giocare sulla loro pelle. E’ questo il “nuovo che avanza” del PD? La RU486, Bonaccini lo ignora o forse fa finta di non sapere, non è una normale aspirina o una caramella da poter somministrare in ambulatorio poichè comporta gravissimi rischi per la salute di chi la assume. Dalle emorragie alle gravidanze extra uterine, ma anche infezioni, setticemie, distruzione del sistema immunitario, depressione e in alcuni casi la morte. Distribuirla in modo indiscriminato significa mettere a repentaglio centinaia di vite di giovani ragazze nonché uccidere altrettanti bambini indifesi e innocenti», così Jacopo Coghe, Portavoce Pro Vita & Famiglia.
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