L’esigenza primaria per i giovani del 2014, per l’ONU: sesso, contraccezione e aborto libero. Libero, soprattutto dal controllo dei genitori.
Qualche settimana fa avevamo scritto dell’ultimo rapporto sullo “Stato della popolazione del mondo” pubblicato dall’agenzia dell’ONU per la popolazione (UNFPA). Avevamo già notato come all’ONU piacessero i giovani, una ricchezza per il mondo, fintantoché non si riproducono eccessivamente, soprattutto nei paesi poveri.
Oggi vorremmo soffermarci su un altro aspetto del documento esaminato: la critica agli ordinamenti giuridici che richiedono il consenso dei genitori per far fruire ai minorenni di servizi essenziali alla loro “felice” salute sessuale e riproduttiva. I genitori devono consentire all’aborto delle ragazzine? Una barbarie. I minorenni non possono esprimere da sé il consenso per rapporti sessuali completi con maggiorenni: un’ingiustizia. La contraccezione, la prostituzione, sono tutte cose di cui i giovani hanno diritto di disporre senza che i genitori si mettano di mezzo...
Certo, in teoria i genitori dovrebbero essere una fonte primaria di informazioni ed educazione sulla sessualità, per i figli. Ma questo “non avviene come dovrebbe.” Per l’UNFPA, i genitori spesso “non sanno come parlare con i loro figli in merito a tali questioni“. Sarebbero auspicabili interventi politici che liberino veramente i giovani da questo giogo imposto del consenso parentale su tutto. Sta ai politici garantire agli adolescenti l’accesso libero all’esercizio dei loro “diritti”, magari cercando di lanciare messaggi diretti a loro, che non debbano necessariamente “passare per casa”.
Anzi, il rapporto UNFPA afferma che la chiave dello sviluppo è garantire che il comportamento sessuale degli adolescenti sia il più possibile libero e disinibito, senza restrizioni, e, soprattutto, non procreativo. Insomma l’anarchia sessuale tra i giovani assicurerà il loro benessere, anche economico, e quello di tutto il mondo.
Il rapporto è perfettamente coerente con i tristemente noti “Standards dell’OMS per l’educazione sessuale in Europa”: la famiglia dà fastidio, i genitori opprimono e disturbano la felice crescita dei figli. Dovrebbero essere le Istituzioni a crescere ed educare i ragazzini, per farne degli adulti veramente felici. Come nel Mondo Nuovo, di Aldous Huxley.
Francesca Romana Poleggi
Fonte : C-Fam