Una vera e propria storia d’amore, questa volta proveniente dall’Inghilterra, ci racconta di una madre che ha rifiutato l’aborto terapeutico e la chemioterapia per dare al figlio non ancora nato un’esistenza migliore.
Dopo averle diagnosticato una forma aggressiva di cancro al seno, i medici hanno consigliato alla donna di abortire prima di iniziare i trattamenti. “Non è stato per nulla difficile prendere la decisione per me, volevo tenere il bambino” dice ridendo Loughlin.
La madre trentaduenne, ufficiale di polizia, si è accorta che qualcosa non andava mentre stava allattando il suo primogenito Tait, ma i dottori in prima battuta hanno pensato si trattasse di mastite. Così le hanno prescritto degli antibiotici e l’hanno mandata a casa.
“I medici non hanno affatto pensato ad un cancro al seno, specie dopo aver detto loro che nella mia famiglia non c’erano mai stati casi. Non avevo mai fumato e mai bevuto” prosegue la coraggiosa madre.
I sintomi poi però sono peggiorati e la verità è venuta a galla con tutta la sua tragicità.
I medici hanno suggerito alla donna di abortire, ma la sua scelta è stata ferma, decisa e immutabile: il suo bambino aveva diritto a vivere e lei sarebbe stata disposta a rischiare anche la sua stessa vita pur di non danneggiarlo.
Ora che suo figlio è nato in perfetto stato di salute, Loughlin è pronta ad affrontare le cure con il coraggio che l’ha sempre contraddistinta e le auguriamo che la sua tenacia venga premiata.
Il caso di Loughlin non è il solo. Altre madri hanno preso la sua stessa decisione. In Italia abbiamo assistito qualche anno fa al caso di Chiara Corbella: una madre che ha rifiutato due aborti nonostante i feti fossero gravemente compromessi, accompagnandoli serenamente alla morte appena dopo la nascita ed ha rifiutato poi la chemioterapia per far nascere sano il suo terzogenito.
Chiara è quindi “nata in cielo” felice e con il sorriso sulle labbra, consapevole di essersi affidata alla Provvidenza che le ha permesso, anche nella malattia, di godere delle gioie della vita.
L.T.
Fonte: LifeNews
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