Adozioni gay legittimate per via giudiziaria.
Prima ancora che il Parlamento si pronunci, in barba alla divisione dei poteri, i giudici si prendono la libertà e la grave responsabilità di approvare l’inapprovabile.
Come riporta Repubblica, la Corte d’Appello di Roma ha confermato ieri la sentenza del Tribunale dei minorenni di Roma che, un anno e mezzo fa (ne abbiamo parlato a suo tempo: vedi qui), aveva riconosciuto per la prima volta in Italia la “stepchild adoption“, ovvero, in soldoni, l’adozione gay, quella che tanto piace alla senatrice Monica Cirinnà e che è espressamente prevista nel suo ddl, oggetto di discussione al Senato a partire dal prossimo 26 gennaio.
Dare queste notizie a Natale fa male al cuore. D’altro canto, pensiamo non sia un caso. Il mondo dell’associazionismo Lgbt, insieme a tutti coloro che lo sostengono e che ci lucrano sopra, non ha alcun rispetto né della famiglia, né del sentimento religioso della maggioranza.
Il Natale, per credenti e non, è la festa della famiglia per antonomasia. Ed ora alcuni giudici ci vengono a dire che famiglia può essere qualsiasi aggregato di persone.
Siamo davvero arrivati al punto che non si può dare più per ovvio il bisogno naturale e “sacro” dei bambini ad avere un papà ed una mamma. Ci vogliono imporre l’idea secondo la quale i figli si possono comprare, perché sono un diritto, il soddisfacimento di un capriccio nutrito da una ricca coppia omosessuale. Ci vogliono far credere che un padre ed una madre non sono diversi da due uomini o due donne che accudiscono un bambino. Sembra sia normale rendere scientemente orfani di padre o di madre i piccoli.
“La decisione della Corte d’Appello di Roma – ha commentato trionfante la senatrice Cirinnà – indica che la soluzione che abbiamo identificato per garantire alle famiglie arcobaleno l’estensione della responsabilità genitoriale è un primo passo importante per assicurare la tutela di tanti bambini, come gli stessi tribunali italiani stanno riconoscendo”.
Nonostante tutto, è Natale. E noi sappiamo che la ragione e il buon senso vinceranno. Per questo non ci rassegniamo e incrementeremo i nostri sforzi per garantire sempre a tutti i bambini il calore di una famiglia vera, fatta da mamma e papà.
Redazione