"La ricerca svolta dal gruppo di studio sui costi di applicazione della legge 194,ádurataáun anno, è stata una impresa davvero 'originale', la prima in Italia e in Europa. L'analisi è stata condotta in maniera molto rigorosa e senza tener conto di molti costi relativi alla procedura abortiva che per vari motivi non sono stati considerati. È stato un lavoro necessario: la rilevazione dei costi di applicazione di una legge costituisce una delle componenti inevitabili di qualsiasi seria valutazione della politica in questione. In questo ambito ancor più urgente vista la crisi endemica in cui versa il Ssn: mancano letti, personale sanitario, farmaci, e sono in atto vere e proprie ingiuste discriminazioni verso gli strati più fragili della popolazione: lo denuncia la Federazione delle Cure palliative,áe la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia (Sigg), le associazioni che si occupano di persone con disabilità. Sarete quindi certamente interessati a scoprire in che misura le risorse dei contribuenti sono state impiegate per l'implementazione della legge 194, e in che misura queste spesa ha ottenuto gli scopi che il legislatore 40 anni fa diceva di perseguire attraverso la legalizzazione dell'aborto".
Così in un messaggio Toni Brandi, presidente di Pro Vita e famiglia, in occasione della presentazione a Roma del rapporto sui costi di applicazione della legge 194.
Fonte: Agenzia Dire