25/04/2021 di Manuela Antonacci

Al via la 25esima Giornata Bambini Vittime di Pedofilia. Don Di Noto: «La nostra battaglia non si ferma»

La GBV – Giornata Bambini Vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza contro la pedofilia organizzata dall’Associazione Meter Onlus di don Fortunato Di Noto, non si ferma neanche davanti al coronavirus. Si tratta di un’iniziativa (la prima in Europa e nel mondo) che Meter porta avanti da ben 25 anni, che si celebrerà, quest’anno, dal 25 aprile al 2 maggio, di cui abbiamo parlato con il suo fondatore: don Fortunato di Noto.

 

Don Fortunato come nasce questa Giornata?

«La Giornata nasce in parrocchia, cioè nel gruppo dei giovani e delle famiglie che mi hanno sempre affiancato e quindi con questa sensibilità: si era iniziata questa lotta contro la pedofilia (stiamo parlando del 1995-1996). All’inizio fu chiamata “La Giornata dei fiori recisi”, poi, siccome io avevo cominciato a capire le prime cose su internet, celebrammo con l’intenzione del problema della pedofilia online. È nata in modo spontaneo: si faceva la santa Messa con la commemorazione di tutte le vittime, avevamo fatto un evento di migliaia di bambini vittime di abusi e uccisi. Io ho partecipato a molti funerali di molti di loro. Oltretutto, nel 1995-1996, avevano inaugurato la Giornata dell’orgoglio pedofilo. La nostra associazione è la memoria storica della lotta alla pedofilia in Europa e nel mondo: quando non si diceva nulla sull’argomento e non se ne sapeva nulla, noi abbiamo iniziato la nostra opera. All’inizio addirittura ci prendevano a pesci in faccia, pensando che stessimo esagerando, ma noi abbiamo deciso di contrastare da subito queste forme, sapendo che sarebbero diventate sempre più invasive. Non abbiamo risorse, non abbiamo patentati, eppure, da quel momento in poi, è diventato un appuntamento così importante che io ho scritto anche a Ciampi chiedendogli di farla diventare una Giornata nazionale e il suo segretario mi ha anche risposto. Poi successivamente, per una questione politica, fecero la Giornata nazionale dell’Italia, ma c’era già la nostra, come precedente. Questa Giornata poi ha ricevuto messaggi di solidarietà fin dall’inizio: mi ricordo i telegrammi di Scalfaro e dei vari presidenti della Repubblica e di Camera e Senato che si sono alternati in questi venticinque anni. Quindi lettere che sono un patrimonio istituzionale di sensibilità verso una Giornata nata nel profondo sud, da un povero parroco e da un piccolo gruppo di persone».

Come si svolgerà?

«Da due anni, per forza di cose, si svolge online, di conseguenza, noi abbiamo sempre mandato le lettere con le nostre iniziative a tutti i vescovi d’ Italia. Renderemo pubblici i patrocini del Senato, abbiamo già la lettera della Casellati, abbiamo ricevuto sempre il messaggio speciale del Santo Padre. Abbiamo sempre concluso a piazza san Pietro, perché siamo un’associazione di ispirazione cattolica. Quindi noi arriviamo lì e il Papa ci saluta e ci incoraggia. Ora abbiamo raccolto tutti i messaggi, negli ultimi vent’anni, dei vescovi e dei Papi, Benedetto XVI, in particolare ci ha  incoraggiati sempre, anche papa Francesco l’ha fatto, abbiamo anche qualche nota della segreteria di stato di Giovanni Paolo II e tutto questo è racchiuso nel libro-testimonianza, sulla mia vita e la mia attività come fondatore di Meter “Don Fortunato Di Noto, la mia battaglia in difesa dei bambini” di Roberto Mistretta, un libro che è un vero e proprio patrimonio nazionale, per tutti questi motivi. Dopo 25 anni la GBV è un punto focale, un patrimonio importante».

Cosa si può fare sul proprio territorio per unirsi a questa iniziativa?

«Sul sito di Meter ci sono diverse informazioni dettagliate e vi invito a visionarlo.Per esempio c’è un invito rivolto ai bambini a produrre un oggetto o una poesia. Per i giovani c’è “No allo scarto con uno scatto”, quindi, la possibilità, con la fotografia, anche digitale, di raccontare che rifiutiamo lo scarto, quindi l’abuso dei minori. Poi iniziative con le scuole, sempre online, c’è anche una preghiera da recitare e che abbiamo diffuso in tutta Italia, faremo anche un webinar con Luca Collodi di Radio Vaticana, il 26 aprile in cui racconteremo tutta la nostra storia.

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