Qualche giorno fa come Pro Vita & Famiglia abbiamo compiuto un passo importante: una nuova serie di affissioni pubbliche è infatti apparsa nella Capitale. Manifesti chiari, coraggiosi, che parlano direttamente alle coscienze e mostrano la verità su ciò che sta accadendo nelle scuole italiane.
Le affissioni raffigurano bambini o giovani ragazzi che raccontano in modo diretto la loro esperienza di indottrinamento “gender” a scuola. Abbiamo infatti voluto presentare casi reali. Casi che ci sono stati segnalati in tutta Italia da genitori preoccupati. Con queste affissioni vogliamo dunque aprire gli occhi dell’opinione pubblica, portare alla luce verità troppo spesso ignorate, dire chiaramente che l’indottrinamento gender non può essere imposto ai nostri figli e raggiungere le strade, le piazze, le coscienze, ma per continuare a farlo - e raggiungere le altre principali città d’Italia - abbiamo bisogno del vostro contributo.
Per fare in modo che ogni mamma e ogni papà sappiano cosa sta succedendo e si sentano meno soli e per fare in modo di ampliare sempre di più la Campagna “Mio Figlio No!” - che con queste affissioni raggiunge una nuova fase - si può contribuire con una donazione. È grazie a questi manifesti che possiamo aprire gli occhi dell’opinione pubblica e denunciare con coraggio ciò che accade nelle scuole italiane.
La scuola deve formare, non confondere
Le scuole dei nostri figli dovrebbero essere un luogo di crescita, di apprendimento della cultura, di formazione dei nuovi cittadini. E invece oggi vediamo favole gender, corsi scolastici dove si parla di “identità fluida”, “autodeterminazione di genere” e “genitorialità queer” fin dalla scuola primaria. Tutto questo senza alcun rispetto per i diritti delle famiglie nell’educazione dei figli.
Stiamo raccogliendo denunce, segnalazioni, casi concreti e ci stiamo battendo affinché venga approvata una legge nazionale sulla libertà educativa, che vieti l’indottrinamento gender e che obblighi scuole e insegnanti a:
- Comunicare in anticipo alle famiglie i contenuti extra-curricolari.
- Garantire il consenso informato dei genitori.
- Rispettare la libertà educativa sancita dalla Costituzione.
Ma solo con l’aiuto di tutti possiamo svegliare l’Italia, solo con risorse visibilità, azioni legali, mobilitazioni pubbliche possiamo aspirare a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Ecco perché anche la donazione di un singolo può fare la differenza. È un gesto concreto che può trasformare l’indignazione in azione, la voce di voi cittadini in un messaggio visibile a tutta l’Italia.
Dunque con il contributo di chi ci vorrà aiutare, non solo allargheremo la campagna di affissioni ad altre città, ma potremo anche:
- Stampare e distribuire materiali informativi in centinaia di scuole e parrocchie.
- Finanziare campagne sui social media, diffondendo anche video-testimonianze di genitori con figli feriti dall'ideologia gender
- Sostenere genitori che hanno il coraggio di esporsi.
- Promuovere eventi, conferenze, raccolte firme e incontri con le istituzioni.
La campagna “Mio Figlio NO” è già attiva sul territorio, con eventi, conferenze, raccolte firme, azioni legali e denunce pubbliche. Ma ora dobbiamo fare un salto di qualità: più visibilità, più pressione politica, più sostegno alle famiglie e lo potremo fare ricevendo un aiuto con una donazione.
Ogni euro donato è un mattone in più per costruire un’Italia in cui la famiglia conti davvero, e i bambini siano difesi da ogni forma di manipolazione e si può donare in totale sicurezza tramite Carta o PayPal.
Se si preferisce, è possibile aiutarci anche così:
Bonifico bancario
Intestato a: Pro Vita e Famiglia Onlus
Banca: Intesa San Paolo
Causale: Campagna Mio Figlio NO
IBAN: IT65 H030 6905 2451 0000 0000 348
Bollettino postale
Intestato a: Pro Vita e Famiglia Onlus
Causale: Campagna Mio Figlio NO
Conto corrente: 1018409464