Ricorre oggi la Festa del Papà, in concomitanza con la Festa di San Giuseppe, padre putativo di Gesù di cui, nonostante non vengano riportate parole o discorsi nei Vangeli, tuttavia se ne intuisce l’importanza a causa del ruolo essenziale ricoperto all’interno della Sacra Famiglia.
Un ruolo principalmente protettivo e risolutivo nei momenti più difficili e a cui sono chiamati ancora e sempre tutti i padri e i mariti, un ruolo che solo un uomo all’interno di una famiglia può esercitare: quello di una guida razionale e salda, laddove la donna rappresenta l’accudimento, l’accoglienza, l’amore e che è capace di infondere nei figli il coraggio di spiccare il volo e la bellezza dell’autostima e, talvolta, se è necessario, di osare con un pizzico di incoscienza.
Una meravigliosa differenza nel ruolo educativo, tra il papà e la mamma, che è interessante vedere rappresentata anche in numerosi video condivisi su Facebook che possono sembrare una banalità ma che in realtà sono particolarmente significativi e rappresentativi dei due diversi ruoli chiave ricoperti dai genitori. Uno in particolare mostra come lo stesso percorso, compiuto dalla stessa bambina, in una macchina giocattolo, se eseguito con la guida della mamma, vede la piccola iper protetta dalle braccia materne che in alcuni momenti finiscono quasi per sostituirla alla guida, rappresentazione perfetta della tendenza innata nelle donne a proteggere i propri figli e i propri cari da qualunque pericolo si prospetti all’orizzonte.
Sempre nello stesso video si nota invece che, quando è il papà ad assistere la sua piccola, lo stile è ben diverso perché non fa che spingerla anche materialmente verso una guida più decisa e “coraggiosa”, infondendole sicurezza attraverso un atteggiamento determinato e scherzoso al tempo stesso, che diverte e sorprende la bambina che per tutto il tragitto si gode il suo viaggio: un’incredibile metafora di quanto il papà abbia un ruolo chiave nel formare la sicurezza di base e l’autostima dei suoi figli, un ruolo che solo lui può ricoprire e che per quanto si cerchi di sostituire e annullare per un malinteso senso della parità tra uomo e donna rimane unico e solo. Ma i papà sono anche i capitani coraggiosi, i prodi guerrieri che si addossano spesso anche il peso della responsabilità economica della propria famiglia, che devono, alle volte, lottare anche contro i tentativi costanti della società di oggi di attribuire loro un ruolo quasi marginale o comunque secondario, con le conseguenze disastrose nella crescita dei figli che oggi vediamo.
E allora, al primo principe azzurro delle sue bambine, all’eroe intrepido e coraggioso a cui guardano i maschietti di casa, noi facciamo gli auguri oggi, incoraggiandolo a guardarsi con gli occhi dei suoi stessi figli, anche solo per dieci minuti, per poter cogliere davvero tutta la bellezza, l’unicità del suo prezioso e insostituibile ruolo.
Manuela Antonacci