31/10/2021 di Manuela Antonacci

Ballerine dello stesso sesso vogliono gareggiare insieme. La Federazione si oppone

Laura Delaudi e Simona Alvisi insieme nella vita e nella danza, sono ballerine di danze standard in coppia (valzer lento, tango, valzer viennese, slow fox, quickstep) e sono la prima coppia dello stesso sesso in Italia ad aver chiesto di partecipare alle gare insieme, Laura come cavaliere, vestita con il frac e Simona come dama.

Nell’epoca del politicamente corretto ci saremmo aspettati un tripudio di “love is love” e quindi di vederle gareggiare imitando una coppia formata da un uomo e da una donna e invece le due hanno ricevuto un sonoro “no” dalla Fids, Federazione italiana danza sportiva, perché – come da regolamento - la dama deve essere donna e il cavaliere uomo.

Ovviamente la loro reazione non è stata delle migliori e hanno sostenuto infatti che il regolamento della Fids, di questi tempi, non abbia granché senso. Ma, come si dice “dura lex sed lex” e proprio chi invoca l’uguaglianza, dovrebbe capire che la “lex” è uguale per tutti e va rispettata.

Così come, al contrario, hanno molto senso le voci indignate levatesi contro la possibilità concessa in alcuni paesi, ai transgender, di gareggiare nella categoria opposta al proprio sesso biologico, infrangendo un regolamento che poggia le sue solide basi sulle evidenti differenze biologiche tra maschi e femmine che arrivano a determinare anche le prestazioni sportive. Perché la percezione di sé staccata dal sesso biologico deve prima o poi scontrarsi col reale e le sue regole e di fronte a questo non c’è ideologia che tenga.

Facile poi gridare alla discriminazione o denunciare il solito ritorno al medioevo, atteggiamenti che denotano che, proprio tra chi invoca un non ben definito principio di uguaglianza, si pretende un trattamento che distingua le persone in cittadini di serie A e in cittadini di serie B, dove le regole non valgano solo per i primi.

Perché, alla fine, ciò il messaggio che si vorrebbe far passare è sempre il medesimo: tutti sono uguali, ma ci sono alcuni più uguali degli altri.

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