Pediatra da quasi 20 anni, Michelle Cretella, presidentessa dell’American College of Pediatricians, ha scritto una lettera a The Daily Signal in cui racconta della sua esperienza con i bambini “transgender”, affetti da disforia di genere, “nati in un corpo sbagliato” .
«Il sesso biologico non è “assegnato” – scrive la dottoressa – Il sesso è determinato al momento del concepimento dal nostro DNA ed è impresso in ogni cellula del nostro corpo. La sessualità umana è binaria. O hai un cromosoma Y e sei un maschio o non lo hai e sei una femmina. Ci sono almeno 6.500 differenze genetiche tra uomini e donne. Ormoni e chirurgia non possono cambiarle».
L’identità, invece, non è biologica, è psicologica. Ha a che fare con il pensiero e il sentimento. Pensieri e sentimenti non sono biologicamente cablati. Il nostro modo di pensare e sentire può essere giusto o sbagliato.
«Se oggi entrassi in uno studio medico e dicessi “Ciao, sono Margaret Thatcher”, il medico direbbe che sto delirando e mi prescriverebbe un medicinale anti-psicotico. E invece, se entrando dico: “Sono un uomo”, mi risponderebbe “Congratulazioni, sei transgender”».
Se uno chiedesse al dottore di amputargli una gamba perché si sente un amputato intrappolato in un corpo normale, gli viene diagnosticato un “disturbo di integrità dell’identità corporea” (Body Integrity Identity Disorder , Disturbo dell’identità dell’integrità corporea, BID, o BIID). Ma se va a chiedere di amputarsi i seni o il pene perché non sono in linea col sesso che “si sente” viene diagnosticato transgender e viene accontentato.
Nessuno nasce transgender. Se l’identità di genere fosse cablata nel cervello prima della nascita, i gemelli identici avrebbero la stessa identità di genere il 100% delle volte. Ma non è così.
Poi la dottoressa Cretella racconta di un suo un paziente che chiameremo Andy. Tra i 3 e 5 anni, ha sempre giocato con le bambine e con “giocattoli per bambine” e diceva di essere una bambina. Ha consigliato ai suoi genitori un terapeuta: a volte le malattie mentali di un genitore o gli abusi sui bambini sono fattori determinanti la disforia, ma – più comunemente – il bambino ha percepito in modo erroneo le dinamiche familiari e ha interiorizzato una falsa credenza.
Nel bel mezzo di una sessione, Andy ha messo giù un camion giocattolo e ha preso una Barbie, dicendo: «Mamma e papà non mi amano quando sono maschio». Quando Andy aveva 3 anni, è nata la sorellina con bisogni speciali che ha richiesto molto più dell’attenzione dei suoi genitori. Andy ha percepito erroneamente il messaggio “Mamma e papà amano le bambine”. Con la terapia familiare Andy è tornato in sé.
Oggi, ai genitori di Andy sarebbe stato detto che Andy è veramente una femmina “dentro” e che tutti lo devono trattare da femmina altrimenti si suiciderà, e gli bloccherebbero gli ormoni della pubertà.
Non importa che questi bloccanti della pubertà nei bambini biologicamente normali non siano sufficientemente testati. Non importa che quando si usano per trattare il cancro alla prostata negli uomini e i problemi ginecologici nelle donne, essi causino problemi con la memoria...
I dati reali dimostrano che, quando sono supportati nel loro sesso biologico, attraverso la pubertà naturale, la maggior parte dei bambini confusi nel genere risolve il problema. E invece li castriamo chimicamente e li mettiamo a rischio di malattie cardiache, ictus, diabete, tumori e persino di problemi emotivi gravi.
D’altro canto, l’American Academy of Pediatrics ha recentemente pubblicato un rapporto che invita i pediatri a mettere in guardia gli adolescenti sui tatuaggi perché sono permanenti e possono provocare cicatrici. Ma è la stessa American Academy of Pediatrics che – se una ragazza insiste di essere un maschio – sostiene che vada bombardata con testosterone ogni giorno per un anno, e autorizzata ad ottenere una mastectomia bilaterale all’età di 16 anni, anche senza il consenso dei genitori.
Indottrinare tutti i bambini fin dalla scuola materna con la menzogna che potrebbero essere intrappolati nel corpo sbagliato interrompe le fondamenta del test di realtà dei bambini.
Se non possono fidarsi della realtà dei loro corpi fisici, di chi o di cosa possono fidarsi?
L’ideologia transgender nelle scuole è una forma di abuso psicologico che spesso porta alla castrazione chimica, alla sterilizzazione e alla mutilazione chirurgica.
Redazione
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto