«Siamo da quasi un anno nel mezzo di una crisi sanitaria, sociale ed economica senza precedenti e, ancora una volta, nell’Unione Europea, c’è chi, invece che occuparsi di questo, si preoccupa di istanze progressiste in materia di LGBTI e aborto». Ad affermarlo è Alessandra Basso, eurodeputata della Lega a Bruxelles.
«Qui non si tratta di idee o realtà da affrontare – aggiunge la Basso - ma di cieche ideologie, che senza fermarsi e senza pudore continuano a pressare per spingersi sempre più in là, senza limiti. In ultimo, è stata presa in mezzo la religione, alludendo al fatto che potrebbe rappresentare nei paesi dell’Unione Europea un pericolo rispetto a queste istanze».
Per la parlamentare europea, quindi, ci sarebbe da chiedersi se in pericolo non siano proprio le libertà religiose. «Si veda in Italia – commenta la Basso - il ddl Zan, che rischia un domani di tappare la bocca a quel sacerdote così avventato da citare ancora San Paolo. Per questo, prima di parlare di nuovi possibili diritti, la mia preoccupazione è e sarà sempre quella di difendere i diritti fondamentali delle persone, come il diritto alla libertà religiosa».