Dal 5 al 7 novembre, a Bolzano, si è svolta la kermesse Biolife”, la Fiera dell'eccellenza Regionale Biologica che mette in risalto i prodotti agricoli di qualità e che, da sempre, rappresenta un’importante polo d’attrazione per le famiglie e le imprese che hanno a cuore la sostenibilità e l’eccellenza dei loro acquisti.
Perché vi parliamo di questo? Perché la notizia che ci riguarda da vicino è legata alla novità di quest’anno che ha previsto l’aggiunta, all’interno della vasta esposizione, di un padiglione dedicato al mondo del no-profit e alle associazioni di volontariato, tra le quali non poteva mancare l’associazionismo LGBT. In questo caso rappresentato dalla realtà “Centaurus”, che ha pensato bene di esporre la propria “mercanzia”: ovvero veri e propri manuali d’istruzione, pure illustrati, con tutti i dettagli legati alle pratiche sessuali, peraltro esposti in modo evidente, alla porta di tutti, anche dei bambini. Illustrazioni che davvero niente hanno da invidiare al mondo del porno.
Nonostante sia ancora fresco l’affondo che il ddl Zan ha ricevuto in Senato, mostrando l’immagine di un Italia che non si rispecchia nei disvalori della cosiddetta “identità fluida”, le associazioni Lgbt sembra non vogliano proprio arrendersi, continuando a proporre una concezione della sessualità ben lontana dal sentire comune, evidentemente.
Anche perché l’associazione Centaurus in questione già in passato è entrata nel mondo della scuola, sottoscrivendo un protocollo d’intesa con il Comune, per «la promozione di una maggiore consapevolezza sui temi dei diritti civili e del superamento del pregiudizio legato all’orientamento sessuale e all’identità di genere sul territorio della città».
E viene spontaneo chiedersi, alla luce di quanto avvenuto in fiera, come mai si sia deciso di dare spazio proprio ad una realtà di questo tipo, tra tante associazioni che operano nel no profit e che non veicolano ideologie di sorta?