“Tv Escola” era il canale educativo nazionale brasiliano, quindi molto seguito dai bambini. Era, perché ora è stato chiuso dal presidente Bolsonaro, in quanto, a detta di quest’ultimo, propagandava l’ideologia gender ai bambini e già nel web si notano le prime manifestazioni di disapprovazione che presentano come tirannica tale scelta.
«Il governo di Bolsonaro ha revocato la convenzione da 350 milioni di reali del ministero dell'Istruzione con l'Associação de Comunicação Educativa Roquette Pinto (Acerp) che dal 1995 gestisce il canale televisivo», leggiamo su Affari Italiani.
Tutto ciò suona come un duro provvedimento dai caratteri apparentemente liberticidi, ma è veramente così? L’ideologia gender insegna ai bambini che si possa essere maschi o femmine indipendentemente dal proprio sesso, suggerendo e alimentando l’idea che potrebbero essere nati “nel corpo sbagliato” e proponendo come soluzione “cure” ormonali e interventi chirurgici (rischiosi) per assumere le sembianze del sesso opposto. Presenta, inoltre, una idea di famiglia dove un bambino potrebbe essere indifferentemente figlio di una coppia formata da persone di sesso opposto o dello stesso sesso.
Nessuno vuole giudicare o condannare alcuna persona, qualunque siano il proprio pensiero o le proprie scelte, ma è una verità evidente il fatto che secondo la scienza elementare il sesso di ciascuno di noi è unico e immutabile e che un bambino possa avere solo un padre, ovviamente uomo, e una madre, ovviamente donna.
Insomma, se i bambini sono nell’età della formazione, perché mentire loro, imponendogli le menzogne dell’ideologia gender? Non meritano forse di imparare ciò che la scienza afferma su determinati temi?
Pro Vita & Famiglia si è da sempre battuta affinché i bambini non vengano sottoposti ad un lavaggio del cervello, come quello proposto nei tanti progetti che veicolano l’ideologia gender, e per riaffermare il diritto fondamentale di ogni bambino ad avere un papà ed una mamma.
di Luca Scalise