A lode degli Autori, e a dimostrazione della necessità di essere uniti sul fronte comune contro l’utero in affitto e la cosiddetta omogenitorialità, pubblichiamo il Comunicato Stampa dell’Associazione Noi per la Famiglia, in seguito agli ennesimi episodi di trascrizioni anagrafiche eseguite contra legem.
Comunicato Stampa
di Noi per la Famiglia
Roma, 23 ottobre 2018
Esposti-denuncia contro quei sindaci arcobaleno che si rendono colpevoli di violare la normativa che disciplina le trascrizioni dei nuovi nati nelle anagrafi comunali da parte dei genitori effettuando, a volte imponendo ai responsabili delle sedi anagrafiche dei comuni di pertinenza, la trascrizione degli atti con l’indicazione del compagno non genitore naturale o della compagna non genitrice naturale della madre del bambino avuto con eterologa all’estero o addirittura commettendo reato nel dichiarare il bambino nato da utero in affitto come figlio di due gay o due lesbiche.
È questo il senso della nota diramata da Noi per la Famiglia, associazione pro life e family aderente al Family day, che stamattina, unitamente a Difesa dei Valori, ha tenuto a Roma, presso la Sala Caduti di Nassirya al Senato della Repubblica una conferenza stampa a cui hanno partecipato l’on. Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia e il Senatore Simone Pillon della Lega.
Nel corso dell’incontro, a cui hanno preso parte delegazioni di entrambe le associazioni provenienti da tutta Italia, Luigi Mercogliano e Filippo Fiani, presidenti rispettivamente di Noi per la Famiglia e Difesa dei Valori, hanno stilato il calendario delle prossime iniziative che prevedono ricorso a Pisa e Napoli, città nelle quali si sono verificati casi simili di violazione della legge, seppur con differente approccio alla delicata tematica da parte dei rispettivi sindaci.
È poi intervenuta Carola Profeta, presidente regionale di Noi per la Famiglia in Abruzzo, che ha illustrato i contenuti dell’esposto-denuncia già presentato a Francavilla a Mare contro il Sindaco Antonio Luciani.
L’avvocato Francesco Vannicelli, a nome del team di legali delle due associazioni composto dall’avvocato Antonio Basile e dall’avvocato Giovanni Bellerè, ha poi esposto i presupposti normativi dell’iniziativa.
Prima delle conclusioni affidate ai parlamentari Donzelli e Pillon, ci sono stati i saluti di Jacopo Coghe di Generazione Famiglia, che ha ricordato la campagna nazionale contro l’utero in affitto censurata dal sindaco di Torino, Appendino, e dal sindaco di Roma, Raggi che hanno fatto rimuovere i manifesti di Generazione Famiglia e Pro Vita Onlus contro l’utero in affitto e quelli di Maurizio Politi consigliere di Roma Capitale che proprio sull’utero in affitto e sulla necessità di una sua moratoria ha presentato in questi giorni una mozione in consiglio comunale capitolino.
Ufficio Stampa Noi per la Famiglia