Mentre il camion vela con i manifesti in ricordo di Caffarra, con Giovanni Paolo II è stato considerato oggetto di censura perché era un “pericolo per l’ordine pubblico”, il bus di Generazione Famiglia – CitizenGo che recava la scritta “I bambini sono maschi, le bambine sono femmine” è stato incriminato per il grave reato – non codificato – di omofobia. O meglio “omo-trans-fobia”.
Gli Italiani, quindi, possono dormire sonni tranquilli, se le forze dell’ordine e le autorità costituite mostrano cotanto zelo e cotanta efficienza: va da sé che tali solerti Amministratori saranno altrettanto efficienti nel prevenire e reprimere ogni tipo di crimine e ogni turbativa della quiete pubblica. Perbacco!
Mentre attendiamo di conoscere, quindi, la risposta del Ministro dell’Interno alle interrogazioni parlamentari che chiedono a chi si possa ascrivere il merito d’aver perseguitato il camion vela di Caffarra e il mandante dello stesso, Toni Brandi – al fine di congratularci per il vigile interesse mostrato per la pace sociale e le libertà così seriamente minacciate dal suddetto camion vela- apprendiamo da Il Giornale che «l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) si è finalmente espresso, riabilitando la campagna di promozione del tour del Bus della Libertà di CitizenGo-Generazione Famiglia».
Noi , invero, sospettavamo che scrivere “I bambini sono maschi, le bambine sono femmine” fosse solo un ricordare una lapalissiana verità, a un mondo che forse oggi è un po’ distratto su certe cose. E credevamo che i “reati” non scritti nel codice penale non fossero “reati” appunto, secondo un vecchio principio di legalità e di democrazia (forse tanto vecchio da essere passato di moda?). Ma le autorità, con la stessa solerzia mostrata di recente nei confronti del camion vela e nei confronti di Brandi, avevano intimato a Savarese e compagni di sospendere la campagna di affissioni di manifesti no gender – che si accompagnava al bus giallo – perché «contraria alla dignità umana delle persone transgender».
E invece avevamo ragione noi: «è arrivata l’assoluzione e CitizenGo-Generazione Famiglia potrà ricominciare a girare l’Italia per portare il suo messaggio “fuorilegge”: “I bambini sono maschi e le bambine sono femmine”. Ma anche: “Fuori il gender dalle scuole”, ovvero, l’educazione (di genere o meno) spetta solo ed esclusivamente ai genitori. Finalmente un segnale incoraggiante, dopo tante polemiche, “questo – dice Coghe a Il Giornale – significa che ancora esiste un briciolo di libertà”. Quindi, presto il bus arancione, quello della libertà, tornerà su strada.
Quanto al camion vela in omaggio a Caffarra, l’affitto è durato una settimana. Per una prossima iniziativa analoga vedremo di capire a chi dovremo chiedere il permesso e perché.
Redazione
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