Roma, 24 agosto 2022
«È triste e grave che Chiara Ferragni usi i suoi canali social per diffondere fake news sulla possibilità di abortire nelle Marche col solo scopo di attaccare il diritto all’obiezione di coscienza dei medici che restano fedeli alla loro professione e vocazione, ovvero promuovere la vita e non sopprimerla. Non esiste un solo caso di donna marchigiana che, purtroppo, non abbia potuto sopprimere il figlio che portava in grembo e sia stata invece ‘costretta’ a partorire. Migliaia sono invece le donne che si sentono costrette ad abortire per mancanza di sostegni materiali e morali, mentre vorrebbero portare avanti la gravidanza e dare alla luce la vita che custodiscono. Un problema che la multimilionaria Chiara Ferragni evidentemente non prende minimamente in considerazione, mentre si tratta dell’unica vera discriminazione in corso in Italia», così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia.