«Quando sono arrivata qui e non ho più trovato la tomba di mio figlio mi sono sentita una pessima persona perché ho creduto che la colpa fosse mia perché non sono venuta al cimitero più spesso». Sono lacrime, rabbia e dolore di una madre che, insieme ad altri genitori, ha fatto l'assurda scoperta della sperizione della tomba del proprio figlio mai nato a Brescia, nel cimitero del Ventiniano.
La storia, in realtà, risale alle scorse settimane, quando sono state rimosse - l'assessore Valter Muchetti dice con preavviso affisso - circa 2.500 tombe. Non sono però state interpellate tutte le famiglie perché, spiegano le istituzioni, «il Comune non i contatti di tutti i genitori». Ecco dunque l'assurda e choccante scoperta, che si è andata a sommare ad un altro dettaglio inquietante: il ritrovamento, nel terreno smosso dalle ruspe, di alcune ossa.
Per ora solo ipotesi, portate avanti da alcuni scatti fotografici, ma la medicina legale - come spiega Il Giornale di Brescia che ha denunciato il caso - non può ancora escludere, se non dopo approfonditi esami, che gli ossicini ritrovati appartengono ad alcuni bambini mai nati.
Il "Giardino dei bambini mai nati" di Brescia - che alcuni chiamato il "Giardino degli Angeli" non esiste più. Non solo, dunque, l'eliminazione di un luogo sacro e dignitoso per i piccoli mai nati, ma anche e soprattutto l'annientamento della dignità di madri e padri che ora, molti di loro senza neanche saperlo, non sanno neanche dove sia finito il corpicino del loro figlio. «Per favore - scrivono alcuni genitori - non chiamatelo più così perché gli Angeli non si calpestano e nel loro giardino non entrano ruspe».
Appunto. Angeli (e genitori) calpestati, così come la loro dignità, il loro senso del dolore e del lutto. La loro vita.
Fonte: Giornale di Brescia
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