Nel nome dell’inclusività, nel prossimo aggiornamento Unicode 14.0, aggiornamento che poi arriverà su tutti gli smartphone, dopo gli emoji coi diversi colori della pelle e coi diversi “generi”, sarà la volta dll’emoji con l’uomo “incinto”.
Insomma, davvero “inclusività” oltre ogni limite, anche di immaginazione, se si arriva a concepire emoticon che non esistono. E quale sarebbe il motivo impellente di questa scelta? È presto detto: come afferma Jeremy Burge, uno dei responsabili dell’archivio Emojipedia, dalle colonne di Open: “Quasi tutti le emoji possono avere di default un’opzione di genere neutro, con la possibilità di utilizzare una donna o un uomo ove pertinente”.
Insomma, nel solco dell’indifferentismo sessuale, ogni uomo in gravidanza è in linea con l’obiettivo di rendere ogni emoji gender neutral, presentando così un’alternativa per tutte le icone, fino a sfiorare il ridicolo, così come era avvenuto anche tempo fa con la proposta di presentare un uomo vestito da sposa, ma anche con quella di presentare icone gender neutral.
E siamo davvero alla frutta, sotto il profilo culturale, se persino quello delle emoticon, diventa l’improbabile campo di battaglia per affermare o conquistare “diritti civili”. Davvero uno strumento improprio, quelle delle icone, con le quali si pretende di rappresentare le istanze di tutte le minoranze (istanze giuste o sbagliate che siano) in quanto ha portato ad esiti, in molti casi, quantomeno imbarazzanti.
Pensiamo che, 2019, l’Unicode Consortium ha raccolto persino la proposta di due associazioni per i diritti delle donne che chiedevano di introdurre un’icona per rappresentare le mestruazioni.
Dunque, non ne sentivamo davvero la mancanza e chissà quando si fermerà questa corsa verso il ridicolo, rivestita pure di una parola tremendamente seria, “tolleranza” di cui oggi si fa un abuso incredibile, arrivando ad utilizzarla come una mortale spada a doppio taglio.