COMUNICATO STAMPA
Congresso Mondiale Famiglie, Organizzatori:
«Menzogne sui temi della Kermesse. Dov’è l’illegalità?»
Roma, 13 marzo 2019
«Le posizioni delle famiglie italiane, e non della casta autoreferenziale, anche se costituzionalmente tutelate sono ormai preda di menzogne violente e assurde. Mentre le polemichette sui giornali si perdono nel bicchiere d’acqua del “;logo sì logo no” concesso al Congresso Mondiale delle Famiglie e su altre fake news, sui temi che tratteremo nessuno dice la verità: scusate, ma dove sarebbe l’illegalità?». Questo hanno dichiarato Antonio Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vicepresidente del XIII Congresso Mondiale delle Famiglie che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo 2019, in risposta alla notizia di una possibile revoca del logo da parte della presidenza del Consiglio al Wcf di Verona.
«Forse ignorano questi produttori di bufale», hanno proseguito Brandi e Coghe, «che la posizione del Congresso delle Famiglie è in linea con i principi fissati dalla Costituzione: per esempio, la promozione dei “diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio” (art. 29 Cost.). Scopriamo quindi che la Repubblica riconosce questi diritti e Spadafora no?».
«E ancora. La tutela del “;dovere e diritto dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli” (art. 30 Cost.)”, la promozione di politiche che agevolino “;con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose” (art. 31 Cost.), la protezione della maternità e dell’infanzia (art. 31). Cirinnà e il Pd sono dunque nemici della Costituzione e della maggioranza del popolo italiano, degli operai e gli impiegati, dei liberi professionisti e dei disoccupati che ogni giorno cercano di sbarcare il lunario e di crescere una famiglia?».
«L’art. 37 della Costituzione parla di promozione di politiche che assicurino alla donna lavoratrice “;gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore”, e condizioni di lavoro che consentano “;l’adempimento della sua essenziale funzione familiare”. Udite, udite, anche noi vogliamo tutte queste tutele per le donne, che scelgano il lavoro o di stare a casa. Cosa c’è di così orrendo e illegittimo?».
«Non ultimo l’utero in affitto: è la stessa Cassazione da poco ad aver ribadito il divieto nel nostro Paese di ogni pratica di questo genere anche se gratis e attraverso il Procuratore Generale ad averlo indicato come “contrario all’ordine pubblico”».
«Comunque sono gli elettori a decidere davvero le vittorie. Il Congresso sarà pieno di popolo, loro si tengano i Palazzi, e affronterà questi temi. Se ne facciano una ragione» hanno concluso Brandi e Coghe.
Ufficio Stampa del Congresso Mondiale delle Famiglie
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