Pro Vita & Famiglia, assente oggi alla prima convocazione del Consiglio delle Donne di Bergamo in segno di protesta per l’intollerante clima intimidatorio fomentato dalle attiviste di Non Una Di Meno, augura buon lavoro al neoeletto Ufficio di Presidenza nella certezza che saprà garantire il pluralismo democratico richiamato nell’articolo 1 del Regolamento del Consiglio, e ribadendo l’intenzione di partecipare attivamente alle attività del Consiglio per promuovere la dignità di ogni donna senza appartenenze culturali, politiche o sociologiche. I fini e gli scopi del Consiglio delle Donne, infatti, non sono in nessun contrasto con i fini e gli scopi di Pro Vita & Famiglia, dal momento che sollecitare politiche di maggiore armonizzazione tra vita familiare e professionale e aumentare gli strumenti e i servizi di tutela sociale della maternità sono obiettivi politicamente trasversali, di cui Pro Vita & Famiglia si farà portavoce in Consiglio nella certezza di trovare convergenze molto più ampie di quanto prospettato dalle associazioni che, in queste settimane, hanno animato polemiche ideologiche e strumentali.
*nella foto in evidenza: una protesta con scritte e cartelli contro Pro Vita & Famiglia durante la seduta del Consiglio delle Donne