La sfilata della blasfemia prosegue, dopo i vergognosi oltraggi all’Immacolata Concezione da parte di gruppi di sinistra e pro gender, con lo spuntare di manifesti agghiaccianti (già comparsi altrove anni fa) che ritraggono Gesù con una evidente erezione, nell’atto di porre una mano in testa ad un bambino inginocchiato davanti a Lui, con al di sopra la scritta “Ecce Homo”, ben in vista, e sotto, in piccolo, “Erectus”.
Tutto ciò era visibile «al museo Macro Roma nell'ambito di una serie di poster affissa all'esterno del polo», spiega Il Tempo in un suo articolo. Ora, fortunatamente, è stato rimosso.
Non si trattava di una qualunque immagine satirica, ma di uno scandalo vero e proprio, a dir poco offensivo non solo nei confronti di tutti i credenti in Cristo, ma anche di tutti i cittadini, ai quali era mostrata una immagine riprovevole sia a causa delle ostentate forme delle parti intime, che, pertanto, intime e invisibili dovevano restare, sia perché nell’osceno disegno era raffigurato anche un bambino (e i bambini meritano d’essere lasciati in pace e di non essere affatto coinvolti in tali scandali).
Ne aveva chiesto la rimozione, indignata, Giorgia Meloni, che su Facebook aveva scritto questo post: «Il sindaco Raggi rimuova IMMEDIATAMENTE questo schifo esposto al Museo di arte contemporanea di Roma. Non riesco a capacitarmi di come qualcuno abbia potuto autorizzare uno scempio di questa gravità all'interno di un museo comunale della Città Eterna. Questa vergogna deve sparire subito e i responsabili siano sanzionati».
L’Azienda Speciale Palaexpo, nel comunicare la rimozione, prende le distanze dall’accaduto, come leggiamo sul Corriere della Sera.
Noi di Pro Vita & Famiglia, dal canto nostro, notiamo con indignazione come troppo spesso venga tacciato di discriminazione chi, con pieno rispetto di tutti, si limita ad affermare una qualsiasi verità evidente (seppur scomoda), mentre si taccia sulle vere e proprie discriminazioni, che, come negli ultimi episodi avvenuti, sono a danno dei cristiani.
di Luca Scalise