16/04/2020

Coronavirus. Curare o non curare gli anziani. Le drammatiche differenze tra Olanda e Italia

Avevamo già parlato qualche tempo fa di un fatto grave che sta succedendo in Olanda in questo periodo di pandemia, ovvero delle telefonate choc dei medici curanti ai loro pazienti anziani, in cui vengono invitati caldamente a rispondere, nel caso in cui dovessero incappare nel contagio del coronavirus e arrivare ad aggravarsi, cosa sceglierebbero tra la “lunga ventilazione” con l’ausilio dei ventilatori o il naturale decorso della malattia (che potrebbe portarli alla morte).

Ovviamente il condizionamento psicologico forte di una telefonata simile è quasi assimilabile ad una sorta di istigazione al suicidio, dato che non si dà affatto per scontata la scelta a favore della vita, da parte del paziente, quasi il valore della sua esistenza fosse considerato un semplice optional.

In un’intervista al sociologo Giuseppe De Rita, pubblicata sul Corriere della Sera e riportata da Dagospia, viene ripresa questa terribile notizia, insieme alle dichiarazioni che hanno fatto molto discutere, della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, secondo la quale «gli anziani dovrebbero rimanere in isolamento fino a gennaio». Un’intervista, quella del Corriere della Sera, approfondire, insieme al sociologo, il ruolo che hanno gli anziani nella nostra società e se in qualche modo esso sia diverso in Olanda e in Italia.

De Rita, nell’intervista, chiarisce sin da subito l’aria che si respira nei Paesi Bassi «Sa cosa accade in Olanda? Me lo ha raccontato mio figlio che vive lì. Gli over 70 hanno ricevuto un bel modulo in cui si impegnano, in caso di coronavirus, a non ricoverarsi in ospedale per non sottrarre posti a chi ha più possibilità di guarire. Il bello è che lo hanno firmato tutti. La mentalità lì è meno comunitaria, c' è una forte dimensione di autonomia, di prestigio dell’individualità. Quasi un esempio di coscienza pubblica: sono vecchio, se mi ammalo cerco di farcela da solo ma non tolgo spazio ai più giovani».

Al contrario, sottolinea De Rita, nel nostro Paese gli anziani sono considerati essenziali nel ménage familiare, sotto ogni aspetto: sono loro che si prendono cura dei nipoti ma rappresentano anche la solidità economica delle giovani famiglie. Un vero e proprio punto di riferimento, sotto ogni aspetto a cui la nostra società non è, fortunatamente, disposta affatto a rinunciare.

 

di Manuela Antonacci

 

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