«Chiediamo al Campidoglio di impegnarsi a garantire alle donne un’informazione completa e corretta sul diritto di dare degna sepoltura ai propri figli, in seguito a un aborto volontario o spontaneo, a qualsiasi età gestazionale, sin dalla prima settimana. È stato giusto intervenire per garantire l’anonimato delle donne che hanno vissuto la tragica esperienza dell’aborto, come fatto oggi dall’Assemblea di Roma Capitale, ma resta gravissimo che la normativa nazionale (D.P.R. 285/90) escluda a priori, se non tramite esplicita richiesta dei genitori, una degna sepoltura ai feti con meno di 20 settimane di gestazione, considerati un inutile grumo di cellule, che diventano “magicamente” vite degne di sepoltura solo dalla 20esima settimana. È vergognoso che la normativa usi i termini di “prodotti abortivi” e “prodotti del concepimento” per quelli che sono invece esseri umani a tutti gli effetti. La vita è tale sin dal concepimento, e non andrebbe dunque solo tutelata e protetta ma anche trattata dignitosamente dopo la tragedia dell’aborto, volontario o spontaneo che sia», così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.
03/11/2022 di Ufficio Stampa Pro Vita & Famiglia
Campidoglio. Pro Vita & Famiglia: «Informare le donne sul diritto alla sepoltura dei feti»
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