A Cuba si stanno tenendo consultazioni sulle modifiche costituzionali, al termine delle quali, nei prossimi mesi la nuova carta fondamentale del Paese verrà approvata dal Comitato Centrale. Tutto stava andando come previsto, entusiasmo e condivisione generale, sinchè nelle ultime settimane, e ancor più negli ultimissimi giorni, le chiese cristiane, la cattolica e le evangeliche, si sono messe di traverso. Nel testo di riforma si includono i matrimoni Lgbtqi all’articolo 68: questo non poteva passare sotto silenzio in un Paese che, seppur comunista e sovietico, ha coltivato nella sua popolazione una forte fede cristiana.
Per decenni, sia le chiese cattoliche che quelle protestanti hanno vissuto una brutale persecuzione. Il governo comunista a Cuba ha “chiuso chiese”, nazionalizzato proprietà di organizzazioni religiose e costretto i fedeli alla clandestinità. I credenti venivano spesso denunciati come “feccia sociale”. Il governo ha persino messo fuori legge il Natale dal 1969 fino al 1997. Stavolta i cristiani non solo si sono opposti in pubblico, questo è già un evento, ma hanno promosso una serie di petizioni raccogliendo 500.000 firme (!!!), che saranno consegnate nei prossimi giorni al Congresso del Popolo, chiedendo una cosa molto semplice: «noi siamo in favore del disegno originale di Dio, la famiglia creata dalla unione di un uomo e una donna». La svolta liberale e democratica di Cuba si vedrà dall’esito di questa petizione, vedremo se il Governo vuole una vera consultazione o invece l’iniziativa era la solita bugia comunista.
Con la fine della consultazione popolare, il 15 Novembre, ora la patata bollente è nelle mani del governo che dovrà valutare le osservazioni popolari e presentare un testo per la consultazione referendaria del prossimo anno che approverà o meno la nuova Costituzione del Paese. Una grande sfida aspetta Cuba e il nuovo corso “liberale” del Partito Comunista Cubano, se nel nuovo testo ci fosse la previsione sul matrimonio gay “bocciata” dai cittadini, si dimostrerebbe la farsa della consultazione popolare e certamente l’esito referendario non sarà per nulla scontato.
Fonti: Christian Headlines JacarandaFM