01/11/2021 di Luca Volontè

DAL MONDO – A Cuba crescono le divisioni interne sui matrimonio omosessuali

A Cuba crescono le divisioni sulla legge che permette il matrimonio omosessuale. Il governo comunista ha recentemente pubblicato un progetto di legge sulla famiglia e sul quale c’è una consultazione popolare, rinfocolando lo scontro insolitamente pubblico nell'isola, dove le chiese pentecostali sono in crescita.

La proposta di legge, che dovrà essere approvata dal Parlamento dopo il referendum (non ancora programmato), ha più di 480 articoli. Espanderebbe anche formalmente i diritti dei nonni, permetterebbe accordi prematrimoniali e - in caso di divorzio - avrebbe conseguenze finanziarie per coloro che hanno commesso violenza di genere. I genitori potrebbero decidere quale cognome, se quello paterno o materno dei figli, abbia la precedenza. I diritti dei bambini verrebbero gradualmente ampliati man mano che crescono.

Tuttavia, la più grande controversia riguarda il cambiamento della definizione di matrimonio nella legge attuale, che specifica che è tra un uomo e una donna, per dire semplicemente tra ‘due persone’. Il testo aprirebbe anche la strada all'adozione da parte dei gay e alle gravidanze surrogate gratuite. "Non porterà alcun beneficio", ha detto de Prada, sovrintendente generale delle Assemblee di Dio evangeliche, che sono cresciute rapidamente e Cuba e contano più di 2.000 chiese con 1 milione di membri. "La famiglia, concepita come è strutturata nella parola di Dio, è quella tra un uomo e una donna e i figli che ne derivano", ha detto. Cuba è stata ufficialmente atea per decenni dopo la rivoluzione del 1959 guidata da Fidel Castro, ma nell'ultimo quarto di secolo è diventata più tollerante verso le religioni. Ciò ha significato una maggiore apertura non solo alla Chiesa Cattolica Romana, un tempo maggioritaria, ma anche alle religioni afro-cubane, ai protestanti e ai musulmani.

Tutte queste chiese hanno approfittato dell'apertura nel 2018 e 2019 per fare campagna contro un altro plebiscito che avrebbe riscritto la costituzione in modo da permettere il matrimonio gay. L'opposizione è stata così forte che il governo in quel momento fece marcia indietro, anche se il cambiamento è stato sostenuto dalla deputata Mariela Castro, figlia dell'allora presidente Raul Castro, direttrice del Centro per l'educazione sessuale di Cuba e autrice di ‘Cosa succede nella pubertà’ (Giunti editori, 2008). Un libro-programma su come ‘iper-sessualizzare’ bimbi e ragazzi. Il ministro della Giustizia Oscar Silveira Martínez ha detto a ’The Associated Press’ che la nuova proposta di legge "non costruisce realtà sociali; cerca di prevedere soluzioni legali, proteggere quelle realtà sociali che già esistono".

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