Il prossimo 24 Giugno si voterà nel territorio inglese di Gibilterra un referendum per legalizzare o meno l’aborto, al momento vietato. Ieri, a tal proposito, si è tenuta una grande manifestazione per la vita e migliaia di persone, mamme e donne soprattutto, sono scese in piazza per dimostrare la loro priorità per la vita dei bambini e preservare questo lembo di terra dalla piega dell’aborto.
Sul sito e sui social media di ‘GibraltarProLifeMovement’ si possono trovare tutte le iniziative che si stanno svolgendo. La proposta di legge, in discussione con il referendum, era stata approvata definitivamente dal Parlamento lo scorso 10 maggio. Un disegno di legge urgente che consente il referendum, ma in realtà conteneva molte altre disposizioni urgenti, tra cui quelle per combattere il Covid-19
In sé, la proposta di legge sull’aborto è un testo estremo, con ben pochi limiti e restrizioni. I principali sostenitori pro life che si battono per il "No", che fanno campagna con lo slogan "Save babies, vote no", si stanno impegnando con forza per sconfiggere la liberalizzazione dell’aborto. Un gruppo di giuristi ed avvocati di Gibilterra ha recentemente diffuso un appello pubblico ai cittadini, nel quale si illustrano tutte le ragioni anche legali per bocciare il referendum e per chiedere che si voti ‘No’ alla proposta di legalizzazione dell’aborto.
Gibilterra è grande meno di 7km quadrati con circa 32.000 abitanti, per alcuni può apparire un sfida insignificante, per noi invece ogni battaglia per la vita è degna di essere combattuta e vinta, ogni vita salvata è un successo dell’umanità intera.