L’Ata Corte di Nuova Delhi nei gironi scorsi ha respinto la richiesta che da molte parti era pervenuta di sancire la possibilità di matrimonio per le coppie omosessuali.
Nella Sentenza si afferma che esiste un "legittimo interesse dello Stato" a limitare il riconoscimento del matrimonio alle sole persone di sesso opposto. Permettere a coppie dello stesso sesso di sposarsi provocherebbe "un completo caos con il delicato equilibrio delle leggi nel Paese".
Le convivenze omosessuali non sono paragonabili al "concetto di unità familiare indiana" di marito, moglie e figli, che invece ha una sua "santità". Questa sentenza storica, certamente appellabile dalle organizzazioni Lgbt del Paese, riconferma la decisione dello scorso febbraio quando il Governo aveva già affermato che il matrimonio non è puramente l’unione di due individui, ma una “solenne istituzione tra ‘un uomo biologicamente maschio ed una donna biologicamente femmina”, schierandosi così apertamente a difesa della famiglia naturale e contro le richieste di “matrimoni Lgbt”.