Un tribunale namibiano, la scorsa settimana, ha rifiutato di riconoscere i matrimoni omosessuali celebrati in altri paesi.
Due coppie sposate fuori dalla Namibia avevano chiesto all'Alta Corte di riconoscere le loro unioni, ma il giudice dell'Alta Corte, Hannelie Prinsloo, ha detto di essere vincolata da una sentenza della Corte Suprema di due decenni fa che vieta il matrimonio omosessuale in Namibia. Nel consegnare la sentenza di 60 pagine, Prinsloo ha detto che credeva che la Corte Suprema si fosse sbagliata e ha esposto impropriamente gli argomenti per riconoscere il matrimonio gay.
"La corte ci ha detto questa mattina, 'guardate, vogliamo aiutarvi, crediamo che dovreste avere successo sulle questioni costituzionali'", ha detto l'avvocato Carli Schlickerling che difendeva le coppie LGBTI. "Sembrava che il tribunale stesse esponendo alla Corte Suprema il motivo per cui dovremmo avere successo in appello".
Le coppie LGBTI, seppur deluse, grazie alle argomentazioni in loro favore espresse dalla sentenza, chiederanno alla Corte Suprema di ribaltare la decisione. "Molto probabilmente andremo alla Corte Suprema e chiederemo si cambiare quella vecchia sentenza in modo che rifletta l’idea” espressa dall’Alta Corte, ha detto Anette Seiler, che è sposata con la cittadina tedesca Anita Seiler-Lilles.
Il caso era stato sottoposto a giudizio a causa del mancato riconoscimento della coppia tedesca e di quella formata dal cittadino namibiano Johann Potgeiter e del sudafricano Daniel Digashu. Tra l’altro Potgeiter e Digashu hanno un figlio di 13 anni, Lucas, che è stato adottato in Sudafrica ed ha ottenuto la residenza in Namibia grazie ad una sentenza precedente.
L'omosessualità è illegale, per ora, in Namibia secondo una legge sulla sodomia del 1927, raramente applicata, che risale al periodo del dominio sudafricano. Lo scorso ottobre l'Alta Corte della Namibia ha concesso la cittadinanza al figlio di due anni di una coppia gay, ponendo fine a una battaglia legale sulla maternità surrogata e sui genitori dello stesso sesso
Si apre un pertugio, dunque per il riconoscimento dei matrimoni LGBTI in Namibia, anche se non è per nulla scontato che la Corte Suprema cambi le cose.