28/04/2021

Ddl Zan, l’eurodeputata Basso: «Non è priorità del Paese e discrimina donne»

 “Il ddl Zan è tornato nuovamente a intasare i lavori del Parlamento. Mi sembra veramente assurdo che ci sia chi ritenga una legge inutile e, anzi, dannosa come quella una priorità per il nostro paese. E’ mio profondo convincimento che affrontare ora questo ddl sia un grave errore politico che andrebbe tutto a danno degli italiani. La scelta e la responsabilità di portarlo comunque avanti è tutta da riportare in capo alla sinistra” afferma l’on. Alessandra Basso, deputata della Lega al Parlamento Europeo.

“Prima di tutto il tema è divisivo e rischia di paralizzare per lungo tempo il lavoro del governo e del Parlamento: questa è una cosa che non possiamo assolutamente permetterci vista la situazione che stiamo vivendo. Inoltre, credo che la proposta di legge meriti approfondite riflessioni nel merito, che coinvolgano anche la popolazione, così che gli italiani possano capire perché questa legge non deve vedere la luce. Prova ne è il fatto che il mondo dell’associazionismo femminista si sta schierando contro questa proposta, che rischia di vedere le donne come i soggetti realmente discriminati da questa legge. Sovrapponendo identità di genere e sesso, operazione che rischia di essere posta in essere dal ddl Zan, si vanno a comprimere quei diritti e quegli spazi che le donne hanno guadagnato con tanta fatica. Se un domani a un uomo bastasse ‘autopercepirsi’ come donna, o meglio, dichiarare di ‘autopercepirsi’ come donna per essere considerato tale, sarebbe una sconfitta per tutte le donne del nostro paese” continua l’europarlamentare del carroccio.

“Per questi motivi, ritengo che tale proposta, che presenta notevoli criticità e rischi per il nostro paese, debba essere affrontata una volta che avremo superato questo momento di crisi economica, sociale e sanitaria. Lasciamo che il prossimo governo e la prossima legislatura si confrontino su questo tema così delicato e, ora, concentriamoci sul rilancio del nostro paese, che ha già sofferto troppo e non può più permettersi di rallentare o fermarsi. Se così non deve essere, confido che il presidente della Commissione Giustizia del Senato Andrea Ostellari sappia guidare sapientemente il percorso di discussione della legge, in modo da permettere, attraverso un cammino squisitamente democratico, il disvelarsi delle contraddizioni che essa racchiude, che non possono che portare alla sua bocciatura” conclude l’on Basso, della Lega di Bologna.

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