10/03/2020

De Mari: «Importante la campagna di Pro Vita & Famiglia contro la deriva liberticida del Pdl Zan»

Silvana De Mari, medico, opinionista e scrittrice, più volte processata (e poi assolta) per aver osato affermare che il movimento LGBT vuole limitare la libertà di parola e ben conscia dei pericoli che si nascondono dietro il ddl Zan, presto in Parlamento, ha commentato  con Pro Vita & Famiglia, i risvolti nefasti di questo disegno di legge e la campagna di sensibilizzazione #Restiamoliberi che Pro Vita ha diffuso su tutto il territorio nazionale.

 

Dottoressa, ha visto la campagna per sensibilizzare i cittadini sull’ eventuale approvazione del Pdl sull’omotransfobia di cui si discuterà in Parlamento dal prossimo 30 marzo? Cosa ne pensa?

«Ho visto la vostra campagna perché quello che sta per accadere in Parlamento è un pericolo mortale per la libertà di parola che è la più elementare, ma anche per la libertà religiosa che non può che saltare completamente. Non c’è nessuna emergenza omofobia e lo sappiamo, ma c’è l’emergenza di tappare la bocca alle persone perché quando è necessario vendere una menzogna, occorre punire la verità. Usare il tubo digerente a scopo ricreativo, come qualcosa di fisiologico e normale, è una menzogna. La menzogna che l’uso a scopo ricreativo del tubo digerente non causi aumento esponenziale di malattie sessualmente trasmissibili è appunto una menzogna. Abbiamo gli attivisti LGBT che entrano nelle scuole ad insegnare l’affettività e chiunque ricordi che gli omosessuali maschi sono il 2% della popolazione ma sono il 50 % dei nuovi casi di Aids e l’80% dei nuovi casi di sifilide, con costi enormi per la salute pubblica, viene tacciato di omofobia. Nessuno può essere accusato di essere cattivo se sta dicendo la verità. Particolarmente tragica la situazione sulla transfobia perché si può creare confusione nei bambini: un bambino che non si riconosce nel proprio sesso biologico deve avere tutto l’aiuto possibile per tornare a riconoscersi in questo senso. Grazie a tutto questo vengono venduti come normali trattamenti, anche chirurgici apocalittici per i bambini ma viene anche garantita una confusione continua che diffonde una continua sensazione di insicurezza»

Lei stessa è stata condannata e multata più volte per aver affermato che il movimento LGBT vuole limitare la libertà di parola e sdoganare la pedofilia. L’approvazione di questa legge dimostrerebbe il primo assunto? Si può parlare a proposito di questa legge, di “totalitarismo democratico”?

«Dalla prima accusa sono stata assolta in realtà. Sì possiamo parlare di totalitarismo camuffato da democrazia. Questa legge è in assoluto un bavaglio perché il termine omofobia non è definito giuridicamente, quindi qualunque cosa potrebbe essere tacciata come “omofobia”, incluso che un bambino ha bisogno di un papà e una mamma, esattamente come succede già in Gran Bretagna e altre nazioni, è considerata omofoba qualunque affermazione percepita come tale da chiunque altro ed è un modo anche per abbattere gli avversari politici»

Secondo lei la gente comune è cosciente del pericolo, la sua testimonianza è servita a smuovere tante coscienze?

«La gente comune non ha nessuna coscienza del pericolo, quando durante le conferenze io spiego cosa sta accadendo nelle scuole, mi guardano tutti allibiti, così come rimangono di stucco davanti alle foto delle Drag Queen che leggono le fiabe gender ai bambini, negli asili. La gente non sa e ha un bisogno disperato che qualcuno la informi, per questo è molto utile la vostra campagna».

 

di Manuela Antonacci

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