Vi riportiamo il comunicato stampa diffuso dall’Associazione Giuristi per la Vita e la relativa querela deposta dal presidente Gianfranco Amato contro lo spettacolo blasfemo messo in scena nel corso della manifestazione musicale denominata “concerto del primo maggio”.
Nella denuncia-querela viene contestato il reato di «offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone», previsto e punito dall’art. 403 del codice penale, il reato di «offese a una confessione religiosa mediante vilipendio o danneggiamento di cose», previsto e punto dall’art 404 del codice penale, e il reato di «atti osceni», previsto e punito dall’art. 527 dello stesso codice penale.
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Il comunicato stampa è stato ripreso da diverse testate giornalistiche, riportate di seguito:
– Libero: clicca qui per leggere l’articolo
– L’Avvenire: clicca qui per leggere l’articolo
– Adnkronos: clicca qui per leggere l’articolo