«Il ddl zan è una proposta che ha il fine di porre l’ideologia di genere come filtro di lettura della realtà»
Ad affermarlo è Matteo Di Benedetto, candidato al Consiglio Comunale di Bologna e lo fa dopo la campagna di affissioni (peraltro vandalizzata) da parte di Pro Vita & Famiglia.
«Il dato biologico e scientifico - ha affermato Di Benedetto - sarebbe destinato a diventare accessorio e subalterno rispetto alla pura volontà del singolo. Lo scopo è quello di smantellare la cultura della nostra società con le sue radici cristiane, appiattendoci al dualismo produzione-consumo e al materialismo. Il domani disegnato da questo disegno di legge è un futuro da film distopico dove libertà come quella di espressione rimarrebbero solo sbiaditi ricordi. Per questo è doveroso opporsi a questa legge».
«Sono al fianco di Pro Vita & Famiglia in questa battaglia - ha sottolineato - e stendiamo invece un velo pietoso sui gesti violenti di coloro che non sono neanche in grado di accettare il fatto che sia tollerata e concessa l’espressione di pensieri diversi dal loro. Questi episodi, come appunto l'aver vandalizzato i manifesti di Pro Vita & Famiglia, possono essere letti come una rappresentazione concreta della natura totalitaria dell’ideologia a cui ci opponiamo. Sono un’ulteriore conferma del fatto che facciamo bene ad andare avanti in questa direzione. Faccio e farò la mia parte perché a Bologna possa esserci un’alternativa a queste ideologie che devono smettere di essere predominanti».