21/01/2015

Disegno di legge anti omofobia: a Trento ci riprovano

Nuova legge anti omofobia al Consiglio Provinciale: il Comitato Organizzativo delle Sentinelle in Piedi di Trento ci ha inviato questo messaggio che ci sembra doveroso far conoscere ai nostri lettori.

Con l’occasione ricordiamo agli amici trentini che la prossima veglia a Trento sarà il 7 marzo.

“...Ci permettiamo di segnalarvi il ritorno in Consiglio Provinciale a Trento, a partire dalla prossima settimana, del disegno di legge contro l’”omofobia” (Testo unificato dei disegni di legge n. 2-351 “Disposizioni per il contrasto alle discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere o dall’intersessualità” – proponente signor Zanella – e n. 11 “Interventi contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere” – proponenti consiglieri Civico, Passamani, Detomas, Baratter e Bottamedi). Un ddl che, nelle parole del Presidente della Giunta Provinciale Ugo Rossi, la maggioranza ha intenzione di approvare in tempi molto rapidi.

Di fronte a tutto questo sorgono quantomeno due riflessioni.
In primo luogo: questa legge è necessaria? In Trentino è realmente presente un problema di discriminazione dettato dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere? Ancora: se anche il problema fosse reale (fatto non confermato dalle statistiche), siamo certi che una legge possa realmente portare le persone a comprendere l’enorme dignità intrinseca dell’essere umano, al di là delle caratteristiche che manifesta?
In seconda istanza, leggendo il Testo Unificato in questione, non possiamo non rilevare molti aspetti critici, soprattutto negli ambiti dell’educazione scolastica, della sanità e del lavoro.

L’impressione è infatti quella che si voglia, in maniera sottile, far passare il concetto che ognuno può decidere chi vuole essere e quale ruolo intende rivestire all’interno della società. E tutto questo a discapito di una visione integrale dell’essere “persona” e, non di meno, a danno del primo nucleo della società, ossia della famiglia fondata sull’unione tra un uomo e una donna.
La preoccupazione che ci anima è grande. Con questo disegno di legge il nostro Trentino, da sempre territorio umanamente ricco e radicato nei valori, rischia di fungere da baluardo nazionale nell’affermazione di una visione che sovverte alla radice l’antropologia dell’essere umano e della famiglia, e quindi della società nel suo complesso.

In queste settimane è importante rimanere informati e vigili. Per questo vi segnaliamo il sito del “Coordinamento Famiglie Trentine”

(http://www.coordinamentofamiglietrentine.it), nonché “Notizie ProVita” .

“Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate”, affermava Chesterton. Questo momento è ora!”

Pochi mesi fa un manipolo di “eroi”, con l’appoggio – invero – della società civile, sono riusciti a bloccare questa “prova generale” di quel che Scalfarotto vuol fare in Parlamento.

Riusciranno anche questa volta. Noi li sosterremo fino in fondo.

Redazione

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