27/02/2023 di Fabrizio Cannone

E’ allarme autolesionismo tra i giovani. Ecco i dati inquietanti

Sono tanti i disagi, i problemi e le devianze nell’universo giovanile odierno. E purtroppo l’età media in cui iniziano a manifestarsi tende rapidamente a scendere verso il basso.

Dalla sessualizzazione precoce alla iper-sessualizzazione in Rete (come denunciato anche da una nostra Campagna), sino all’alcolismo e al teppismo gratuito; dall’isolamento e la paura della società degli adulti, fino all’uso e all’abuso di fumo, droghe e sostanze tutto tranne che utili e salutari.

Ma forse la più assurda e irrazionale di tutte le devianze è quella funesta dell’autolesionismo, su cui “Orizzonte Scuola” ha intervistato lo psicologo e psicoterapeuta Giuseppe Lavenia. Il dottor Lavenia, che è anche presidente dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, GAP e Cyberbullismo Di.Te, offre un quadro piuttosto fosco di queste nuove patologie giovanili.

Secondo Lavenia, «Le ricerche ci dicono che 20 ragazzi su 100 lo praticano», ovvero 1 su 5.  Questo dato, in sé e per sé, mette i brividi e richiede un ripensamento generale dell’educazione in Italia. Anche se forse la percentuale include sia chi veramente si ferisce e si nuoce, sia chi vorrebbe farlo ma non ci riesce o ne viene impedito.

Ultimamente, inoltre, ci sarebbe una nuova tendenza, definita come la “cicatrice francese”. Una forma di autolesionismo soft, che comunque spinge non pochi giovani a farsi un taglio superficiale su una guancia, come se si fosse stati aggrediti.

«Con questa challenge – spiega lo psicologo - mi sembra che i ragazzi più che ricerca di attenzione stiano cercando uno spazio di appartenenza, un segno distintivo di gruppo». Possiamo essere certi che è l’assenza abissale di valori e di famiglie unite ed educative, la prima causa di questi mali, che appaiono sempre più come dei vuoti esistenziali da colmare, per “sentirsi vivi” e “liberi”.

Lo psicologo parla dell’autolesionismo anche come fenomeno di emulazione e tutti sappiamo quanto oggi per qualunque famiglia, scuola o altra agenzia educativa sia difficile farsi ascoltare dai ragazzi. I quali molto più facilmente vengono incantati dai vip della Tv, dalle star del cinema o perfino dagli youtuber e dagli influencer dei vari social.

L’Associazione presieduta dal Lavenia dispone a tal proposito di un numero verde (800.770.960) che combatte l’autolesionismo, e che è a disposizione di tutti. Ma giustamente si fa notare che su questi temi forti del momento, «serve un coordinamento nazionale», fatto di larghe intese tra tutti gli enti e i gruppi che si dedicano all’educazione e al benessere dei minorenni.

Il dottor Lavenia ha avuto anche il coraggio di criticare Sanremo, osservando che non gli pare «utile portare questi temi così importanti in pochi minuti e fuori contesto come un festival canoro». Anche perché - aggiungiamo noi - i messaggi complessivi che vengono dalla kermesse appaltata ai Ferragnez sono proprio all’insegna dello sballo, della trasgressione e del libertarismo più sfrenato. Che può facilmente condurre a danni fisici e psicologici di vario tipo.

Auguriamoci infine che il ministro dell’Istruzione Valditara abbia il merito di combattere efficacemente e ridurre drasticamente questo ennesimo segno del disagio giovanile, che solo la fattiva collaborazione di tutti saprà arginare e sconfiggere.

 

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