Il Governatore democratico della California Gavin Newsom ha firmato una legge che richiede ai grandi supermarket di avere dei reparti di giocattoli neutri dal punto di vista del genere: basta bamboline rosa e cavalieri azzurri.
La California è il primo stato ad adottare una tale legge. I sostenitori LGBTQ hanno sottolineato che i metodi di marketing che utilizzano le tonalità rosa e blu "spingono i bambini a conformarsi agli stereotipi di genere" ed i democratici californiani, tra i più ‘progressisti’ del paese, si sono subito adeguati. La nuova legge, che entrerà in vigore nel 2024, dice che i negozi al dettaglio con 500 o più dipendenti devono vendere alcuni giocattoli e prodotti per l'infanzia al di fuori delle aree specificamente etichettate per genere maschile e femminile. I rivenditori possono continuare ad offrire altri giocattoli e prodotti per la cura del bambino anche nelle sezioni tradizionali per ragazzi e ragazze, ma devono avere anche settori dedicati ai giocattoli “gender neutral”.
La Federazione dei consumatori della California ha sostenuto la legge, che inoltre impone alle aziende che non la rispettano una sanzione ammnistrativa di 250 dollari per la prima violazione e di 500 dollari per tutte le violazioni successive.
Uno dei più accesi oppositori della legge è stato il gruppo pro family ‘California Family Council’, secondo il quale la legge non era altro che “un piano di marketing di Rob Smith, il proprietario di ‘The Phluid Project’, per vendere il suo abbigliamento gender-neutral. “Gli attivisti e i legislatori statali non hanno il diritto di costringere i rivenditori a sposare i messaggi approvati dal governo sul gender. È una violazione della libertà di parola ed è semplicemente sbagliato".
Un primo passo verso l’omologazione dei consumatori dunque, a partire dai bambini che si vuole costringere ad essere fluidi e instabili.