Ci sono sempre state le “cose per i bambini” e quelle “da grandi”. Poi vi erano le cose per tutti, letture od esperienze da fare preferibilmente assieme. Differenziazione naturale.
Poi ci si è resi conto che erano più gli adulti a guardare i cartoni animati mentre i figli restavano attaccati alla tivvù fino ad orari assurdi per seguire quel film horror in seconda serata o il reality di cattivo gusto.
Quindi sono arrivati i bollini: verde –adatto anche ad un pubblico di minori; giallo-guardare assieme ad un adulto; rosso-il programma contiene aspetti solo per grandi.
C’è stato un periodo in cui l’associazione di genitori avente ad oggetto della propria missione il controllare i contenuti dei programmi televisivi, il Moige, era sbeffeggiata da molti conduttori e definita bigotta e retrograda.
Facciamo un salto di una quindicina d’anni paracadutiamoci ai nostri giorni.
Ci sono libri letti a scuola che un Ministro della Repubblica non vuole nemmeno citare in pubblico per vergogna od i cui passi sono considerati troppo osceni per esser contenuti in un’interpellanza parlamentare... per non parlare dei volantini distribuiti con il consenso degli insegnati, riportanti immagini e descrizioni che farebbero impallidire anche il cultore di film hard più navigato.
Ed ora siamo all’ultimo –in ordine cronologico- tassello di questo delirante teatro dell’assurdo: Facebook considera volgare e quindi contro il proprio regolamento interno un disegno ritraente due bambini sdraiati in cui uno pratica la masturbazione sul compagno. Certamente: immagini del genere sono da pelle d’oca, da gelare il sangue nelle vene. Orridi all’ennesima potenza. Giusto che un social network li censuri.
Peccato però che quella pazzesca immagine sia tratta dal libretto Lisa & Jan di Frank Herrath e Uwe Sielert distribuito nelle scuole dell’infanzia, conformemente a quanto disposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nelle linee guida “Standard per l’educazione sessuale in Europa” (scaricabili qui).
Avvio al piacere sessuale, avvicinamento alla masturbazione su sé e sugli altri: questi i punti focali dell’educazione sessuale caldamente consigliata per gli asili (Linee guida 0-4 anni pg 38).
Volutamente ProVita ha deciso di pubblicare quell’immagine –pur considerandola così greve da raggiungere il ripugnante-: era necessario strappare il velo del perbenismo e del lascia-che-sia per rendere partecipi sempre più persone del disegno in essere, anche e soprattutto alle spalle dei bambini.
E quell’immagine ha fatto il giro del web: in nemmeno un’ora migliaia di visualizzazioni, condivisioni e commenti. Poi è arrivato lo stop, peraltro molto aggressivo e capillare: tutti coloro che avevano condiviso l’immagine si sono visti bloccare il proprio account per qualche ora, così come l’agibilità alle pagine Facebook di cui erano eventualmente gestori.
Non siamo qui a criticare le scelte di Facebook: in questo caso aveva pienamente ragione a censurare un’immagine di quel genere. Ma siamo a denunciare –nuovamente- che questo genere di raffigurazioni sono considerate materiale didattico e vengono utilizzate per “educare” i nostri figli.
Abbiamo deciso, quindi, di rimettere in circolazione una versione del disegno censurata e di raccontare quanto accaduto, incomprensibile nella sua intrinseca assurdità.
Redazione