Francesca Peppucci, attualmente deputata al Parlamento Europeo, è ricandidata per un altro mandato con Forza Italia-Noi Moderati, nella Circoscrizione dell’Italia Centrale. Già consigliere comunale a Todi e regionale per la Regione Umbria.
I temi, i valori e i princìpi espressi nel Manifesto di Pro Vita & Famiglia sono da molti considerati divisivi e “politicamente scorretti”, anche se affondano le radici nella stessa identità dell’Europa. Perché ha deciso di sottoscrivere il Manifesto e che ruolo hanno questi valori nella sua vita ed esperienza politica?
«Condivido i valori espressi nel Manifesto e credo fermamente nella tutela della vita, della famiglia, dei minori e della libertà educativa. Questi valori hanno guidato tutta la mia carriera politica e personale, prima a livello regionale e successivamente a livello Europeo. Le mie decisioni ed il mio operato sono sempre state orientate verso la promozione di una società che rispetti la dignità umana e sostenga le famiglie».
Lei ha già svolto il mandato di Parlamentare europeo, carica per cui si sta oggi ricandidando, in un contesto politico ostile ai valori e princìpi espressi nel Manifesto. Quali azioni concrete lei o il suo gruppo avete messo in campo in passato per tentare di arginare l’attuale ostilità dell’Unione Europea ai valori e princìpi espressi nel Manifesto (dichiarazioni, voti, proposte legislative, convegni ed eventi)?
«L’Unione Europea è fondata su valori giudaico cristiani e in linea di principio non è ostile ai principi espressi nel Manifesto. Lo sono tuttavia alcuni membri delle sue Istituzioni. Nel corso di tutto il mio mandato, ho lavorato assiduamente per il rispetto di questi valori, cercando di garantire proporzionalità ed equilibrio in tutte le normative di cui sono stata responsabile. Ho sostenuto i diritti umani fondamentali e votato contro proposte legislative che minano ad attaccare la dignità umana».
Scelga un punto del Manifesto sottoscritto che riterrebbe prioritario affrontare se rieletto al Parlamento Europeo e ci spieghi che cosa proporrebbe, concretamente, per dargli attuazione politica e legislativa.
«Tutti i punti nel manifesto sono di fondamentale importanza e sono pronta ad impegnarmi per promuoverli egualmente. Desidero comunque soffermarmi sulla tutela dei minori, perché i bambini rappresentano il futuro della società. Per garantire un ambiente sicuro e sano per il loro sviluppo dobbiamo introdurre normative europee per rafforzare la legislazione sui contenuti online, regolamentare la pubblicità e i media, collaborare con le piattaforme per implementare misure di sicurezza più rigorose e infine supportare alternative sane alla vita digitale».
Oltre ai valori e princìpi espressi nel Manifesto sottoscritto, su quali specifiche sfide, misure e iniziative ritiene in assoluto più urgente concentrarsi a livello di Unione Europea?
«Ritengo in generale che l’Europa debba tornare a concentrarsi sulla dimensione umana della politica. Dobbiamo poi intervenire concretamente sulla crisi demografica e sul supporto alle famiglie. È compito dei rappresentanti politici implementare politiche di sostegno alla natalità, facilitare la conciliazione tra lavoro e vita familiare, e supportare le famiglie in difficoltà, garantendo un futuro sostenibile per la nostra società».