05/02/2018

Elezioni – La politica divide: restiamo fermi e uniti sui valori

«Mai parlare di calcio e di politica con gli amici, se vuoi che rimangano tali».

Questo saggio consiglio è difficile da seguire da quando c’è stato l’avvento dei social media: basta connettersi con il Wi-Fi per constatare che in occasione delle prossime elezioni a volte il buon senso ha ceduto il passo a battibecchi politici e partitici a suon di post, di tweet, di commenti, di dirette video, di immagini... senza una relazione vera – cioè senza guardare negli occhi l’interlocutore – , senza filtri, e spesso – purtroppo – anche senza rispetto.

Coloro che si definiscono innanzitutto pro life e che credono nell’imprescindibile necessità di difendere e promuovere i principi non negoziabili innanzi tutto, a queste elezioni si trovano in pratica davanti a un bivio: devono scegliere se schierarsi con uno dei partiti piccoli, con programmi magari totalmente condivisibili, ma con chance piuttosto minime di ottenere una rappresentanza in parlamento, e la grande coalizione di centro-destra, che – in quanto grande – comprende personaggi a volte discutibili e sulle materie che ci interessano programmi non sempre limpidi e netti,  come vorremmo che fossero; ma in quanto grande si presenta anche come l’unica speranza di fronteggiare, arginare, frenare in una certa misura la cultura della morte che si è ben radicata nel PD, nel M5S e negli altri partiti di sinistra.

A livello individuale ciascuno di noi farà la scelta che la coscienza gli suggerisce. A livello di Associazione, ProVita – come abbiamo più volte detto – si astiene dal sostenere un partito piuttosto che un altro. A queste prossime elezioni, poi, abbiamo tanti amici e conosciamo tante persone davvero stimabili che si candidano in diversi partiti, piccoli e grandi. Daremo visibilità e sostegno a tutti coloro che siamo certi resteranno fermi nella difesa dei valori non negoziabili.

A tutti loro, ora, facciamo un appello all’unità di intenti: purtroppo capita spesso di cogliere una spiacevole  acrimonia nelle battute che si scambiano persone che, di per sé, credono negli stessi valori.

In buona fede, sicuramente, tutti puntano ad affermare nella politica la cultura della vita, ma troppi hanno deciso di percorrere una propria strada. Ci appelliamo allora a quelli che si trovano in diversi schieramenti: non occorre – non serve, anzi nuoce alla buona causa – divorarsi l’un con l’altro, si può benissimo parteggiare per partiti diversi, ma portare avanti la stessa lotta.

Chiediamo a tutti i nostri amici – e anche ai nostri collaboratori – che hanno preso strade diverse di rimanere in questo senso uniti, saldi sui valori e sul rispetto di ogni persona. Dal punto di vista politico l’unità e le alleanze sono fondamentali per evitare che la sinistra ottenga la maggioranza: hanno pronte nel cassetto l’eutanasia attiva, le adozioni gay, la legalizzazione dell’utero in affitto, leggi liberticide su fake news, omofobia, educazione “sessuale e di genere” in tutte le scuole...

Perciò, la politica è certamente importante, ma la vita e la famiglia vengono prima: e vengono prima di tutto, anche le persone. 

Francesca Romana Poleggi


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