ProVita augura a tutti i Lettori una buona Epifania
“Epifania”, vuol dire rivelazione, manifestazione: la rivelazione della divinità di Gesù Cristo.
«Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra» (Mt. 2, 9-11).
I Magi, che rappresentano il mondo pagano, si inchinano ad adorare il Bambino nella stalla, portandogli doni preziosi e significativi della sua regalità (oro), della sua divinità (incenso) e della sua Passione (mirra). L’epifania di Gesù, poi, si completerà col battesimo nelle acque del Giordano (per i Giudei) e col miracolo alle nozze di Cana, per i discepoli.
Ma quindi i Magi, “non credenti”, prima di molti altri, hanno alzato lo sguardo al Cielo e hanno visto qualcosa (una stella) che li ha indotti a mettersi in cammino. Finché non hanno trovato un Bambino, un neonato, piccolo, povero, indifeso.
Hanno saputo vedere oltre le apparenze e la loro ansia di sapere e di cercare è stata appagata. Il loro lungo viaggio ha avuto un senso.
Perché quel Bambino, l’Emmanuele, «Dio con noi», è giunto in terra per far camminare tutti verso la Verità, il Senso, la Salvezza.
Nel 614 il re persiano Cosroe II distrusse quasi tutte le chiese cristiane in Palestina, salvo la Basilica della Natività di Betlemme perché sulla facciata vi era un mosaico raffigurante i Magi vestiti con l’abito tradizionale persiano: chissà che la solennità dell’Epifania induca i non credenti di oggi, i laicisti, iconoclasti, a guardare in cielo e a vedere cosa c’è “oltre” un bambino neonato...
Auguri a tutti!
Redazione
Foto: Gentile da Fabriano, Adorazione dei Magi, 1423, Galleria degli Uffizi, Firenze.
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto