Il nuovo Europarlamento potrà contare sui “;nostri” eurodeputati pro life, di cui sette donne e quattro under 40. Tale è stato l’esito elettorale per i candidati che circa un mese prima del voto del 26 maggio, avevano sottoscritto il Manifesto di Pro Vita & Famiglia per la difesa dei valori non negoziabili. Alcuni sono nomi noti, quando non notissimi, del panorama politico italiano, altri sono personaggi che si sono fatti strada nella società civile, per poi approdare all’impegno istituzionale, sulla scia di una forte impostazione valoriale. La maggior parte degli europarlamentari pro life è al debutto nell’emiciclo di Strasburgo.
A fare la parte del leone, com’era prevedibile, è stata la Lega. Nella circoscrizione Nord Ovest tre eletti leghisti pro life su quattro hanno meno di quarant’anni. Isabella Tovaglieri, 31 anni, vicesindaco e assessore all’urbanistica a Busto Arsizio, e Silvia Sardone, 36 anni, consigliere regionale in Lombardia, un recente passato in Forza Italia, sono il volto “rosa” e giovane della Lega pro life. Il nome più sorprendente è tuttavia quello del trentaduenne bergamasco Marco Zanni. “Bocconiano” come la Sardi, Zanni è stato rieletto nelle file della Lega, tuttavia il suo debutto a Strasburgo avvenne nel 2014, nelle file del Movimento 5 Stelle. Il giovane eurodeputato lasciò il gruppo parlamentare pentastellato, a seguito del voto, lanciato da Beppe Grillo, per la confluenza del M5S nell’Alde, che, per Zanni, rappresentava «il liberismo e l’eurismo più sfrenato». Completa il quadro della circoscrizione Nord Ovest, il quarantatreenne ligure Marco Campomenosi, primo dei non eletti, entrato all’Europarlamento, dopo la rinuncia al seggio del vicepremier Matteo Salvini.
Nella circoscrizione Nord Est, seconda solo a Salvini per numero di voti è Mara Bizzotto, 47 anni, rieletta dopo cinque anni, un passato da consigliera regionale nel Veneto. Entrano all’Europarlamento anche la cinquantaduenne Alessandra Basso, avvocatessa trevigiana trapiantata a Bologna, e il trentanovenne veronese Paolo Borchia, per lungo tempo braccio destro dell’attuale Ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana.
Non ha bisogno di presentazioni Antonio Maria Rinaldi, eletto nella circoscrizione dell’Italia centrale. 64 anni, romano, già professore di Economia Politica alla Link Campus University di Roma, attualmente docente all’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara, Rinaldi è noto per i suoi interventi nei talk show televisivi, dove si è sempre distinto per il suo acceso euroscetticismo. Debuttano all’Europarlamento, sempre tra gli eletti dell’Italia centrale: Anna Bonfrisco, 56 anni, senatrice leghista, con lunghi trascorsi berlusconiani e, prima ancora, socialisti; Luisa Regimenti, 61 anni, medico legale romano, prima per preferenze nel Lazio e in Provincia di Roma; Simona Baldassarre, 48 anni, anche lei medico, già consigliere al Municipio Roma I.
Tra i candidati leghisti pro life della circoscrizione dell’Italia Meridionale a spuntarla è soltanto il quarantenne avvocato salentino Andrea Caroppo, consigliere regionale in Puglia.
Gli eurodeputati pro life eletti nelle file di Fratelli d’Italia sono tre: Carlo Fidanza, 42 anni, eletto per la circoscrizione dell’Italia Nord-Ovest, già eurodeputato nel 2009-2014; Nicola Procaccini, 43 anni, sindaco di Terracina, secondo per preferenze nella circoscrizione Italia Centrale dopo la Meloni; Raffaele Fitto, 49 anni, eletto nella circoscrizione dell’Italia Meridionale, già presidente della Regione Puglia, Ministro nell’ultimo governo Berlusconi ed europarlamentare durante la passata legislatura. Giorgia Meloni ha rinunciato alla carica, ma è anch’essa firmataria del manifesto.
Nelle file di Forza Italia, l’unico pro life eletto è Massimiliano Salini, 46 anni, già presidente della Provincia di Cremona, eletto nella circoscrizione dell’Italia Nord Ovest.
Luca Marcolivio