28/11/2016

Eutanasia “fai-da-te” in Australia e per alcolisti in Olanda

L’eutanasia è illegale in Australia. Ma ciò che la legge vieta, con un po’ d’ingegno si può fare lo stesso.

In Olanda le fattispecie del cerchio della morte continuano ad allargarsi a macchia d’olio.

Il direttore di Exit International, Philip Nitschke, si è trasferito lì. Si trova più a suo agio dove l’eutanasia è legale, piuttosto che nel suo Paese, l’ Australia... Qui un’intervista che ha rilasciato a BioEdge, in cui dice di sposare in pieno l’idea – realizzata in Olanda – che quando qualcuno sente di aver completato la sua vita ha il diritto di morire.

Ha detto che un membro della sua associazione, a Melbourne, teneva il farmaco Nembutal, da usare in caso di necessità,  per l’eutanasia, a casa sua. Ma a seguito di un attacco cardiaco il signore in questione è stato ricoverato in una clinica dove non può ricevere il veleno.

L’associazione allora si sta ingegnando per usare un drone che recapiterà il veleno dalla finestra direttamente in camera del paziente nella casa di cura.

Margaret Tighe,  presidentessa di Right to Life in Australia, ha detto che la proposta di  Nitschke è un’ idea bizzarra,  pericolosa e ...mortale.

Nitschke, spesso definito come “Dottor Morte”, è stato cancellato dall’albo dei medici dell’Australia nel 2014 dopo che un tribunale ha stabilito che era un pericolo pubblico, per la facilità con cui procurava eutanasia ovunque qualcuno la richiedesse.

Nel 2015, Nitschke ha inventato un dispositivo “Destiny” per inalare una  nuova combinazione di gas che provoca la morte nel giro di pochi secondi. Si tratta di una miscela di monossido di carbonio e di azoto che intende presentare al pubblico  del popolare festival di arte Edinburgh Fringe in Scozia. Il suicidio non è un crimine nel Regno Unito, e con Destiny non serve assistenza. Perciò  è perfettamente legale.

Secondo lui il suicidio dovrebbe essere un “diritto fondamentale” garantito dovunque e per tutti, non solo per coloro che sono malati.

E infatti, degni seguaci del pensieero mortifero di Nitschke, in Olanda vengono sottoposti a eutanasia anche gli alcolizzati.

Il giornalista Marcel Langedijk descrive la vita triste e la morte di suo fratello Mark: dopo otto anni di tentativi di liberarsi dalla dipendenza da alcol, Mark – divorziato con due figli – ha deciso che ne aveva abbastanza.

Una donna in un abito nero e scarpe da ginnastica gli ha chiesto di confermare la sua decisione e gli ha fatto l’iniezione letale.

Redazione

Fonti: LifeNews e BioEdge

 


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