Rilanciamo una serie di video che raccolgono testimonianze di persone coinvolte da vicino nella questione dell’eutanasia.
Il documentario, nel suo insieme, si intitola “Vulnerable, the deception of euthanasia”, che vuol dire: “Vulnerabili: l’inganno dell’eutanasia” ed è stato prodotto dall’associazione Euthanasia Prevention Coalition.
Sono state registrate le testimonianze di cittadini belgi e canadesi che raccontano come la legalizzazione dell’eutanasia (in ogni sua forma, anche come suicidio assistito) abbia sconvolto le loro vite.
Usando un linguaggio semplice, raccontano fatti talmente inimmaginabili che a volte la nostra Antonella, che ha messo i sottotitoli in italiano, si è bloccata, pensando che non stesse capendo l’inglese: e invece sì, si parlava proprio – ad esempio – di conferenze sull’eutanasia organizzate nelle case di riposo per “venderla” agli anziani residenti.
Rinnovando qui pubblicamente la nostra gratitudine per Antonella, invitiamo tutti i nostri Lettori a far girare questi brevi video (ne pubblicheremo uno al giorno) sui social e su Whatsapp, perché tutti devono sapere. E tutti devono firmare la nostra petizione: dobbiamo farci sentire (noi abbiamo scritto a tutti i deputati) da quelli che alla Camera stanno approvando il testo di legge sulle DAT, che legalizza di fatto l’eutanasia in modo surrettizio. A Montecitorio devono capire che la gente (gli elettori...) sta seguendo attentamente il loro operato.
Il popolo italiano non vuole l’eutanasia. La gente ha cuore e buon senso. Sappiamo bene che l’eutansia è un inganno ai danni delle persone più vulnerabili. Danni a cui non c’è rimedio, perché è una questione di vita o di morte.
Redazione
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