In Olanda, l’anno scorso, sono state uccise con l’eutanasia più di 6000 persone, con un incremento del 10% rispetto al 2015. Pare che non sia un numero sufficientemente alto, per il governo.
Infatti, la proposta del governo olandese di consentire l’eutanasia per chi sente di aver “concluso la propria vita”, pur senza esser malato, disabile o altro, ha ricevuto un sacco di pubblicità.
Invece pochi dicono che la Royal Dutch Medical Association (KNMG), ciò che più assomiglia a quello che da noi è l’ordine dei medici, nei Paesi Bassi, ha annunciato la sua opposizione a tale proposta, e per ragioni pratiche e per ragioni di principio.
La proposta del governo danneggia gli anziani, vulnerabili a causa dell’età; persone che comunque cominciano a dover affrontare problemi di salute e non solo.
Il termine “completamento della vita” è molto tranquillizzante, attraente, per il pubblico. Aver “completato la propria vita”, vuol dire sentirsi realizzato: qualche soddisfazione sul lavoro – ma ora si è in pensione; qualche soddisfazione dal lato affettivo e familiare – figli grandi, nipoti che crescono...
Moltissimi anziani sono indotti a convenire che hanno “completato la propria vita”.
Assodato questo, però, alla prima occasione di crisi, nel primo istante in cui si soffre di solitudine o ci si sente inabili a far qualcosa, sarà facile che la vita (“completata”) perda di senso.
E se due più due fa quattro, completamento della vita più solitudine o perdita di senso fa eutanasia.
I medici olandesi, quindi mettono in guardia: questa proposta del governo di concedere l’eutanasia a chiunque abbia “completato” la propria vita è terribilmente insidiosa per tutte le persone di una certa età.
Chissà se i medici si rendono conto che – purtroppo – lo scopo dei fautori dell’eutanasia è proprio quello di eliminare comunque gli anziani, cioè coloro che non sono più “utili” economicamente, e che anzi sono attualmente un costo per il sistema previdenziale, anche se sono in buona salute.
I politici, a differenza dei medici, hanno ben presente che l’eutanasia conviene alle casse dello stato.
Redazione
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