Torniamo a parlare di figli e di genitori, di famiglia e adozioni gay.
Il caso di Nichi Vendola (che ora vuole anche una bambina...) è un esempio chiaro (con buona pace delle nostre nonne) della propaganda in atto per osannare la “famiglia” omoparentale e addivenire al più presto alle adozioni gay, cui i nostri solerti rappresentanti al Governo e in Parlamento stanno alacremente lavorando.
Sul nostro sito Notizie ProVita abbiamo parlato dell’ovvia legge di natura che dice che i bambini hanno bisogno di mamma e papà, cioè di una famiglia. E del fatto che solo una coppia eterosessuale è una famiglia (naturale, appunto), perché la realtà è quella, a prescindere dalle leggi, nonostante gli attacchi che le vengono mossi nel tentativo di inquinare l’intera società: unioni gay, utero in affitto, fecondazione artificiale e ora anche adozioni gay.
Di materiale dunque ne abbiamo già pubblicato moltissimo (per esempio, si veda qui, qui e questa testimonianza). Soprattutto abbiamo visto come tanti studi, ovviamente a favore delle adozioni gay e della “famiglia” arcobaleno siano faziosi e mal strutturati.
A quanto scritto abbiamo aggiunto la notizia della pubblicazione dell’ultimissimo studio di Sullins sulla depressione e l’obesità.
Oggi aggiungiamo quella della pubblicazione di un nuovo lavoro – che propone un’attenta revisione della letteratura scientifica internazionale e nazionale – atto a smascherare la falsità di molti dati che circolano sul tema delle adozioni gay e della famiglia omoparentale.
Il lavoro, a cura di Pezzuolo S., Baldan M., Camerini G.B., di 76 pagine, è stato concluso nel maggio del 2016. È dunque aggiornatissimo.
Si legge nell’introduzione: «Il seguente lavoro propone un’attenta revisione della letteratura scientifica internazionale e non in materia di adozioni alle coppie omogenitoriali. A partire dal documento redatto dall’Ordine degli Psicologi del Lazio (del 10 febbraio 2016), gli Autori del presente contributo hanno visionato oltre 200 articoli scientifici. La conclusione è che, nonostante altre fonti sostengano il contrario, allo stato attuale non vi sono evidenze a favore della tesi che la crescita di un minore all’interno di nuclei genitoriali omosessuali non sia caratterizzata da difficoltà emergenti nel corso dello sviluppo, restando ad oggi confermato il maggior benessere psicofisico derivante dal contributo di entrambe le figure genitoriali (paterna e materna) nella complementarietà dei ruoli. Anche laddove taluni facciano riferimento ad una presunta “concordanza” di dati e pareri è necessario e doveroso precisare che, di contro, la stessa comunità scientifica è assai divisa sul tema».
Qui è possibile scaricare l’intero libro, in formato pdf.
Ricordiamo comunque, che la letteratura scientifica non ha forza normativa. Solo la legge naturale ne ha. Quindi a prescindere da quello che dicono le indagini statistiche, è la ragione, la natura e i dati reali che dicono che i bambini hanno bisogno di mamma e papà: anzitutto per nascere, e poi per crescere in modo sereno ed equilibrato.
Buona lettura!
Redazione
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