Ricorre oggi la Festa del papà, che vede la felice concomitanza della festa religiosa di San Giuseppe, padre in quel contesto tutto speciale della Sacra Famiglia.
Come ormai da qualche anno a questa parte, la celebrazione di questa giornata è stata accompagnata da fatti di cronaca relativi a nidi, scuole dell’infanzia e scuole elementari che hanno deciso di non festeggiare questa ricorrenza, oppure di trasformarla secondo istanze politically correct, credendo così di includere meglio i bambini che “hanno due mamme”... salvo dimenticare il fatto che i bambini sono molto più intelligenti e perspicaci di molti adulti e sanno benissimo che per far nascere un bambino servono una mamma e un papà e che la famiglia è una sola. Ma questo è un altro discorso.
Un dato di fatto rimane: questa festa è una festa della famiglia naturale, che vede i bambini e le mamme affaccendarsi per fare qualche regalino al papà, al pater familias (orrore!). Sì, perché il padre è colui sul quale si regge la moralità della famiglia, e che dà la rotta: la donna, è vero, è spesso più agile e attenta nell’organizzazione della quotidianità e della prole, ma l’uomo riveste un ruolo di ancoraggio. Lo si vede bene nell’educazione: la mamma cura, coccola, sostiene... ma quando c’è da dare un indirizzo, da decidere rispetto a una questione interviene il padre.
Un’obiezione, oggi comune: i padri sono assenti. È vero, è innegabile: abbiamo generazioni di uomini che non sanno essere uomini, che non sanno caricarsi sulle spalle – forse anche muscolose per via della palestra, ma in realtà fragili – la responsabilità di una famiglia. Abbiamo così, sempre più diffuse, dei modelli di famiglia “matriarcale”, dove a reggere il peso di tutte le decisioni è la donna: inutile dire che un’impostazione simile è deleteria, sia a livello educativo (sviluppo di insicurezza e bassa autostima, scarsa autonomia, sviluppo di dipendenze...), sia a livello di armonia della coppia.
Il nostro augurio oggi va dunque a tutti i papà, affinché continuino a svolgere la loro importante missione all’interno della famiglia e della società. Ma è un augurio che ci sentiamo di rivolgere anche ai tanti padri che hanno declinato il loro ruolo, affinché tornino ad assumerlo con coraggio: i vostri figli, e le loro mamme, hanno bisogno di voi!
Tu
Figlio salito da strani reami
Ora ho capito come ti chiami
Ora è fiorito il tuo nome segreto
E nelle notti io te lo ripeto
Passano i giorni, passeri lenti
Più io ti chiamo, più lo diventi
E ora nessuno si sbaglierà più
Ora sei Tu
(Bruno Tognolini e Pia Valentinis)
Redazione
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