La Regione Lombardia aveva giustamente previsto che la fecondazione artificiale eterologa fosse a carico delle tasche di chi la richiedeva.
Il Consiglio di Stato, invece, ha accolto il ricorso di Sos Infertilità che aveva chiesto di sospendere l’efficacia degli atti regionali in materia: essi richiedono il pagamento solo dell’eterologa e non dell’omologa.
Secondo il Consiglio di Stato “ricorrono i presupposti per l’accoglimento” del ricorso presentato dall’associazione Sos Infertilità onlus contro la Regione Lombardia, per la riforma dell’ordinanza cautelare del Tar Lombardia.
Illuminati, sapienti e democratici, alcuni si lamentano che la Lombardia è l’unica Regione a far pagare la fecondazione eterologa ai cittadini con costi tra i 1.500 e i 4mila euro.
A noi pare che debba essere pagata anche l’omologa. Ammesso e non concesso che l’infertilità sia una malattia, la fecondazione artificiale NON LA CURA. Diversa cosa sono le cure per superare la sterilità, quando possibili (quelle sì che è giusto le paghi il SSN).
La fecondazione artificiale, sia essa omologa che eterologa, oltre a non curare ammazza. Sì, ammazza una decina di bambini per ogni ragazzino che si riesce a far nascere.
Anche questi omicidi, come gli aborti, sono pagati dalle tasche dei contribuenti.
Abbiamo una Sanità talmente in crisi, che non è in grado di passare gratuitamente cure importanti per patologie importanti. In alcune Regioni si pagano onerosi ticket perfino per curare i tumori, in altre di fronte a un problema ortopedico invalidante, infiltrazioni costosissime e fisioterapia sono totalmente a carico dell’assistito (fino all’ultimo centesimo).
Ma gli omicidi, invece, quelli no. Quelli devono essere pagati da tutti.
Redazione