Uno studio su oltre 8 milioni di bambini in Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia rileva che i bambini "artificiali", che erano embrioni congelati, hanno un maggior rischio di sviluppare il cancro rispetto agli altri bambini. Soprattutto la leucemia e i tumori del sistema nervoso centrale.
La ricerca è stata pubblicata su PLOS Medicine da Nona Sargisian dall'Università di Göteborg, in Svezia, che scrive: «I risultati sollevano preoccupazioni considerando l'uso crescente degli embrioni congelati nella fecondazione artificiale».
La ricerca è stata pubblicata su PLOS Medicine da Nona Sargisian dall'Università di Göteborg, in Svezia, che scrive: «I risultati sollevano preoccupazioni considerando l'uso crescente degli embrioni congelati nella fecondazione artificiale».
Gli scienziati sanno già che i bambini nati dopo il trasferimento di un embrione congelato e scongelato rischiano a breve termine più degli altri. Ma nessuno dice che comunque tutti i bambini nati da fecondazione artificiale presentano maggiori difetti alla nascita (birth defects) e malattie rare rispetto ai bambini concepiti naturalmente. Poi, crescendo, in età adolescenziale sono più propensi all'ipertensione e ad altri problemi di salute.
I ricercatori sottolineano che i loro risultati devono essere interpretati con cautela, tuttavia sono preoccupati e chiedono ulteriori ricerche per confermare un possibile collegamento tra la procedura e l'aumento del rischio di cancro, nonché per capire quali sono i meccanismi biologici che alla base di tale rischio.
Gli esperti di fecondazione in vitro sanno che il congelamento degli embrioni è diventato parte integrante della riproduzione assistita. Gli embrioni congelati sono necessari come riserva se il primo ciclo di fecondazione in vitro fallisce; consentono inoltre ai medici di trasferire gli embrioni uno alla volta, anziché più, il che comporta il rischio di nascite multiple.
Non ci stupiscono tutte queste complicazioni derivanti dalla fecondazione artificiale: se si va contro natura si rischia sempre di fare danni.
Un'ultima nota: nel solo 2020, secondo i calcoli accurati del dottor Angelo Francesco Filardo basati sulle relazioni ministeriali sulla l. 40/ 2004, le vittime della fecondazione in vitro sono state 166.970.
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