La società deve riscoprire l’importanza dei nonni, che sono oltre 12 milioni in Italia, una ricchezza immensa per tutta la società: si prendono cura, gratis, dei nipoti; custodiscono e tramandano i valori e l’importanza delle relazioni familiari e spesso aiutano i figli anche economicamente. La società odierna, però, li considera spesso un peso, li fa diventare succubi della mentalità utilitaristica e consumistica, arrivando a scartarli perché non più “produttivi” ed essi stessi frequentemente finiscono per sentirsi inutili. La tragica conseguenza è che pensano quasi di “meritare” la morte, di farla finita in una drammatica spirale eutanasica. Vogliamo questo? Oppure vogliamo una società davvero inclusiva? Ecco perché bisogna combattere la cultura dello scarto e rinnovare un’alleanza generazionale basata sulla vera accoglienza dell’altro, con tutte le sue fragilità. Perché tutti, giovani e vecchi, sono esseri umani, persone, uniche ed irripetibili e soprattutto gli anziani vanno aiutati e sostenuti con politiche mirate, sostegni, azioni di prossimità e, quando fragili e ammalati, accompagnati con lo sviluppo delle cure palliative, degli hospice e dell’assistenza domiciliare e alle loro famiglie.
Così Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus, in occasione della Festa dei Nonni, che si celebra ogni anno oggi, 2 ottobre.