Oggi è stato annunciato che sono state ammesse centosettanta audizioni sul ddl Zan in commissione Giustizia al Senato. La notizia è stata accolta con sdegno dai sostenitori del disegno di legge, tanto che la senatrice del PD Monica Cirinnà ha affermato che "un calendario con 170 audizioni è una presa in giro. Questa è la commissione Giustizia non 'casa Ostellari'. Ormai il tentativo di affossare il testo in commissione è evidente, andiamo presto in aula senza relatore con la dichiarazione d'urgenza".
La Cirinnà e gli altri che protestano sembrano aver dimenticato che le audizioni fanno parte da sempre del processo di approvazione di qualsiasi proposta di legge, perché permettono di ascoltare e valutare correttamente e in maniera democratica i vari pareri e le opinioni relativi all’argomento sul quale si vuole legiferare. Viste le polemiche che il ddl Zan ha provocato finora, è più che evidente che in questo caso è ancora più necessario ascoltare tutte le parti in causa.
Fonte: Tiscali News