17/03/2021

FLASH - Attivisti trans hanno aggredito delle femministe durante la Giornata della donna

Il rapporto tra le femministe radicali e i membri della community trans è diventato sempre più teso negli ultimi anni e sta iniziando a degenerare in episodi di violenza fisica. Già l'anno scorso, attivisti transgender in Spagna e Francia avevano lanciato appelli pubblici per l'assassinio delle attiviste femministe che escludono i trans dalle loro battaglie, e in Spagna c’erano già state delle violenze contro le donne che manifestavano pacificamente per la Giornata internazionale della donna 2020. L’8 marzo 2021, gli attivisti transgender hanno aumentato le azioni violente contro le donne in entrambi i paesi. In Plaça Sant Jaume, Barcellona, ​​le donne si sono riunite per una protesta il 7 marzo, un giorno prima della Giornata internazionale della donna. Nelle riprese dell'evento catturate dalla fotocamera di un cellulare, le donne sono viste sedute per terra con cartelli di protesta disposti intorno a loro. Un gruppo di attivisti trans può essere visto improvvisamente calciare via e calpestare i cartelli delle donne, arrivando perfino a spingere via la persona che stava filmando.

Nella stessa data in Francia, il Collettivo per l'abolizione della pornografia e della prostituzione (CAP), un gruppo di donne sopravvissute all'industria del sesso, si è riunito a Place de la République, a Parigi. A loro si è unito “L'Amazone”, un gruppo che include immigrati e altre donne emarginate. Secondo un membro di L'Amazone, un gruppo di "uomini e donne trans" che pretendono di difendere le cause transgender contro il fascismo e l'islamofobia ha iniziato a gridare e a insultare le donne presenti. Il membro di L'Amazone ha detto all'intervistatore che in seguito è venuto alla luce che gli attivisti transgender avevano pianificato l'assalto sui social media prima dell'evento, pubblicando messaggi del tipo: "Sii consapevole; ci saranno femministe transfobiche, SWERF, TERF alla protesta. Se li vedi, buttali fuori. Fagli sentire che non sono i benvenuti nella nostra protesta".

Fonte: Women Are Human

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